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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Paolo - 30 novembre 1997
Per Giovanni Negri
( e per tutti quelli che pensano alla censura di Radio radicale).

Giusto tre o quattro giorni fa una anonima ascoltatrice ha chiamato Radio radicale per chiedere informazioni su una trasmissione che aveva sentito. Succede due o tremila volte al giorno che la gente chiami e ci chieda il numero di telefono del comitato probaraldini, del movimento sociale fiamma tilgher, dell'anlaids. Siccome non siamo la Rai Tv spesso le telefonate arrivano al sottoscritto. Spesso chiamano radicali storici per chiedere i numeri di telefono di altri radicali storici; io, di solito molto paziente, apro la rubrica e fornisco i numeri che mi chiedono. Tante grazie ed arrivederci.

L'ascoltatrice voleva sapere chi diavolo fossero questi dell'Osservatorio laico sul giubileo, visto che aveva sentito dalla nostra emittente una loro conferenza stampa non si ricordava quanti giorni fa. Ha avuto anche lei il suo numero.

Su una trasmissione sul Giubileo credo di aver parlato con Negri due volte, o forse una con lui ed una con la sua segreteria. La prima volta Negri mi ha detto che doveva pensarci e che mi avrebbe fatto sapere. Io lo invitavo, per due o tre giorni prima del voto su cicciobello Rutelli, ad una trasmissione sul giubileo con Frattini. Lui mi ha detto: ma io e Frattini...

Allora abbiamo cercato di avere anche Zanda, che è l'uomo Giubileo. Ma Zanda non poteva fino a lunedì, guarda caso. Allora abbiamo detto a Negri (alla sua segreteria) che avremmo spostato a lunedì la trasmissione. La segreteria ha detto che ci faceva sapere. Il giorno dopo è arrivato un fax di Negri al nostro direttore che diceva: cercatevi un altro pezzente.

Non so se prima di questa precipitazione degli eventi ci fossero stati precedenti significativi. So di inviti pubblici di Bordin, nelle sue rassegne stampa. Mi diconon non essere stati seguiti da inviti reali, successivi.

Negri, e quelli che parlano di censura, pensano al fatto che la Lista Pannella appoggiava Rutelli. Non ci hanno fatto parlare perchè eravamo scomodi in campagna elettorale. A me non sembra. I quindici giorni di campagna elettorale sono stati caratterizzati da filidiretti di Borghini, Buontempo, alcune interviste a Frattini. Il giorno del voto, con grande scandalo dei nostri ascoltatori rutelliani, abbiamo trasmesso due volte un appello elettorale di Borghini, tipo tribuna elettorale. Avevamo cercato pure Rutelli, ma non ci ha degnato di risposta. Abbiamo trasmesso ancora due volte, la domenica del voto, un appello di Castellaneta, senza un pari appello di Pericu.

Il fatto è che abbiamo spesso la convinzione di subire ben pochi condizionamenti. E quindi il riflesso par condicio ci scatta assai raramente. Ieri sera abbiamo trasmesso comizio elettorali siciliani a tutto spiano. L'ho deciso io, e non mi sono messo a contare i minuti che davamo a D'Alema, a Berlusconi, a Leoluca Orlando. Benito Paolone, il candidato del Polo a Catania, ha brontolato che facevamo opera di censura di regime ed abbiamo aperto il rubinetto sulle sue lamentele. Ha parlato per venti minuti da solo. Non so se gli gioverà, in termini di consenso; comunque ci ha ringraziato.

Insomma: io non posso che pregare Giovanni Negri di venire qui in radio a fare un filodiretto sul giubileo, perchè - assicuro - non c'è nemmeno l'ombra di una volontà censoria nei confronti della sua iniziativa. Il direttore di questa emittente mi autorizza a fargli questa formale richiesta. Da domani mattina in poi, nell'orario che preferirà, siamo a sua disposzione. Domani, per esempio, potrebbe venire qui dalle undici alle tredici. Consideri che abbiamo le sedute parlamentari da trasmettere.

La Lista Pannella, vi giuro, non c'entra davvero niente. Non ho mai ricevuto telefonate di esponenti della lista Pannella che mi chiedessero di non mandare in onda cose scomode. Semmai il contrario. Si lagnano perchè non mandiamo in onda cose importanti, fondamentali, come abbiamo potuto.

P.S.

Ho risposto ora perchè ho appreso da poco dell a polemica nata sulla vicenda. A disposizione per eventuali altre cose che ho dimenticato di dire.

Paolo Martini

 
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