Vorrei ricordare a Giovanni - che non ho avuto, da diversi anni, la ventura di vedere al nostro fianco, tranne, mi pare, quando si trattava di candidarsi alla Camera - due o tre "cosette" (solo le più recenti, che pure, come sa, sono antiche)1 - le restituzioni ai cittadini del finanziamento pubblico ai partiti
2 - le azioni di disobbedienza civile sulla droga, gli arresti, i processi
3 - la battaglia sull'"informazione" di regime, il digiuno drammatico e rischioso
4 - tutto questo ha comportato decine di riunioni di ore ed ore, la necessità di potersi mobilitare nel giro di ore o minuti, da un punto all'altro della città, sempre di corsa ma lucidi, felici, consapevoli di quanto facevamo e volevamo, era necessario raggiungere e guadagnare, non solo per noi, anzi, soprattutto NON per noi. In due parole, l'"essere militanti"... ti ricorda qualcosa?
Infine, una domanda: non ti sembra che il tono così insinuante che usi sia moooolto poco laico?
un saluto, laico e dialogante
Michele