COMMISSIONE EUROPEA: FUORILEGGE I MELONI INSIPIDI(AGI) - Roma, 3 dic. - Una buona notizia per i consumatori: la
Commissione europea ha messo fuorilegge i meloni insipidi che sanno di zucca.
"E' come 'no mellone" recitava un antico detto napoletano
per sottolineare l'imprevedibilita' della vita matrimoniale,
difficile da presagire sino a che la coppia fi innamorati non
sperimenti, per qualche tempo la vita coniugale. Il paragone con il melone non e' casuale: talvolta, anche se all'apparenza sono belli, si rivelano poi, una volta aperti ed assaggiati, insipidi, anzi il sapore somiglia a quello della zucca.
Dipende dall'indice rifrattometrico", cioe' dal contenuto
zuccherino, che nei buoni meloni non dovrebbe essere inferiore al 12%. La Commissione europea, con il regolamento 1093/97, ha stabilito un limite minimo dell'8%, che, a detta dell'Unione nazionale consumatori, non sarebbe certo soddisfacente, ma almeno mette una barriera ai meloni del tutto inspidi. Si tratta del regolamento che istituisce le caratteristiche e le categorie di qualita' sia dei meloni sia dei cocomeri, fissando ad esempio il peso minimo dei meloni a 300 grammi (250 per i tipi Ogen e Galia) e quello dei cocomeri a 1,5 kg. Nelle cassette che li contengono, deve essere indicato il tipo, il paese d'origine e la categoria qualitativa, che puo' essere prima o seconda, im base al calibro, freschezza, maturazione, assenza di difetti
eccetera.