- ormai di ieri - compare un articolo inerente il referendum sulla legge elettorale della Camera ... a prova di Consulta.
Nel febbraio scorso ebbi "l'onore" :-)
di essere fra i primi a leggere il testo del quesito (come pure quelli sull'elezione del Senato e dei Consigli Regionali) ed ad apprezzarne il contenuto (oltre al fatto che ebbi l'occasione di riprendere "civili" rapporti con un "vecchio" amico, nonostante venga presentato come "giovane" radicale - ma questo e' fuori tema :-)).
Probabilmente, qualche "romano" (di nascita o d'adozione) si ricordera' quanto gli estensori materiali dei quesiti e i "supporters della prima ora" ruppero le scatole per far si' che queste proposte di referendum entrassero a pieno titolo nel pacchetto (ahime' troppo grosso) di quelli poi depositati, mesi dopo, nelle segreterie comunali di tutt'Italia e li' lasciati a prendere polvere.
Qualche intervento in conferenza Movimento all'epoca apparve pure, ma una discussione non ne scaturi' mai.
Ora, soprattutto dopo gli accordi di casa Letta, il problema "legge elettorale" ritorna alla ribalta (finalmente, oserei dire!) e qualcuno sembra essersi accorto di quei quesiti all'epoca considerati da taluni le Cenerentole della situazione.
Due articoli nel giro di poche settimane possono non significare nulla, e' vero!
Magari si tratta solo di non troppo velati avvertimenti che i grossi partiti indirizzano ai "cespugli di sinistra-centro-destra" un po' esuberanti in quest'ultimo periodo.
Vedremo quel che succedera'!
Cio' che e' "curioso" - se vogliamo - e' che nessun commento sia venuto dal movimento-lista (o qualsiasi cosa esso sia ora) che tali quesiti , depositandoli in Cassazione, li ha materialmente proposti all'attenzione del mondo politico e non.