Roma, 8 dicembre 1997

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"Il principio secondo il quale i lavoratori pubblici siano "più lavoratori degli altri" e, quindi, debbano godere di tutele maggiori, ivi compreso il prepensionamento anziché la mobilità o il licenziamento in caso di esubero, di per sé, non è difendibile.

C'erano, comunque, vie più intelligenti e meno discriminatorie per affrontare la questione degli esuberi nelle FS: prima di tutto il trasferimento ad altri settori della Pubblica Amministrazione; oppure una maxi-buonauscita ed eventuali garanzie incentivazioni creditizie o fiscali per l'avvio di una attività autonoma. Infine una parziale fiscalizzazione degli oneri sociali per quelle imprese private che li assumessero.

Come sempre si è scelta la via peggiore, "vecchia", statalista, clientelare e assistenzialista: nessuno si illuda, il conto, come sempre, si pagherà tutto e più salato in futuro.

Entro il 2001 un esercito di 15.000 baby pensionati, dai 48 anni in su, affolleranno le panchine delle città italiane o, più probabilmente, infoltiranno le schiere dei lavoratori in nero. Il tutto, ovviamente, a carico dei lavoratori in attività e delle imprese, la cui competitività verrà ulteriormente penalizzata da nuovi oneri fiscali e contributivi".