Dalla rubrica settimanale di Lietta Tornabuoni ("La Stampa" del 4 dicembre 1997):
"...in questo momento sono unicamente gli studenti a schierarsi dalla parte della scuola pubblica...E' strano che gli studenti siano rimasti soli o quasi a sostenere una causa in passato d'importanza cruciale per la cultura laica. Si poteva immaginare che un tema del genere si trasformasse in una cmpagna pertinente e naturale per Marcdo Pannella e per i suoi: ma Pannella sembra troppo occupato ad accusare come al solito le televisiomni di non volergli bene, troppo preso dallosforzo d'ottenere telespazi e radiopresenze, troppo impegnato nella battaglia populista contro il finanziamento publico dei partiti per interessarsi ad altro...".
Dall'inserto "Sette" allegato al "Corriere della Sera" del 4 dicembre 1997:
"Le pagine gialle di Marco - Cinquantamiladopo cinquantamila, Marco Pannella ha già <> agli italiani un miliardo e mezzo del finanziamento ai partiti. Ma che ci ha guadagnato in cambio? Un indirizzario di 30mila nomi, visto che per avere i soldi bisogna compilare un modulo. E, se si vuole, firmare una liberatoria. Che permette alla Lista Pannella di cedere i dati a <>. <>, precisa Antonella Casu, portavoce pannelliana. Vero. Ma intanto gli indirizzi si possono vendere. Valore di mercato: 2-300 lire l'uno".Suvvia, organizziamo per Natale o Capodanno (scadenza della "scelta" del 4 per mille) un'ulteriore distribuzione,magari nei tre centri del Nord, Centro e Sud del famoso concorso?