Milano, 30 dicembre 1997
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Il presidente della Confindustria Fossa, sa bene che se la sua organizzazione si fosse impegnata nella campagna a difesa dei referendum elettorali da noi promossi - e impediti dalla Corte Costituzionale - quello che oggi reclama sarebbe già
legge dello Stato. Inutilmente in pubbliche dichiarazioni ed incontri privati abbiamo spiegato ai vertici confindustriali le ragioni della nostra iniziativa e sottolineato, soprattutto, l'incapacità di questa classe politica di fare riforme davvero europee e non - come l'intesa di casa Letta dimostra - controriforme e salti all'indietro, se non sotto la spinta referendaria.
E' ormai chiaro che sulle riforme istituzionali, sul mercato del lavoro, sul liberismo la grande maggioranza degli italiani sarebbe d'accordo con noi e, almeno stando alle sue parole, con Fossa - o meglio con la gran parte degli industriali, spesso mal rappresentata se non totalmente ignorata da Confindustria - e non con i partiti del palazzo, di maggioranza o di opposizione che siano.
Non sappiamo se un nuovo provvedimento sulla rottamazione farà presto dimenticare a Fossa i suoi propositi riformatori di fine anno. Per quanto ci riguarda continueremo nel paese, con gli imprenditori, dentro e fuori Confindustria, a batterci per un sistema bipartitico e non falsamente bipolare e partitocratico; per una svolta liberista autentica, contro ogni rigurgito di capitalismo di Stato o di nuove forme di sussidio pubblico ad aziende private (in particolare se proprietarie di giornali)."