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Conferenza Rivoluzione liberale
Starace Fabrizio - 3 gennaio 1998
Replica articolo Paolo Tonini - Sole 24ore

Condivido l'allarme lanciato da Paolo Tonini dalle colonne del Sole 24ore circa il preoccupante aumento delle morti per overdose (OD) registratosi negli ultimi anni.

Ritengo tuttavia fuorviante, quando non sostanzialmente errata, l'interpretazione che egli offre di questo fenomeno. Farne risalire le cause all'esito del referendum del 1993, applicando un semplicistico quanto infondato "post hoc, propter hoc", rivela una superficialita' di analisi che non fa onore a chi scrive.

Come e' possibile, infatti, riflettere sull'aumento annuale dei decessi per OD senza farsi neppure sfiorare dal dubbio che quest'aumento rifletta la maggiore diffusione delle sostanze stupefacenti? Eppure i dati parlano chiaro: se si considerano solo gli ultimi 10 anni, la quantita' di eroina sequestrata dalle forze dell'ordine e' aumentata del 400% e quello di cocaina di uno spaventoso 2000%!

Appare inoltre quanto meno azzardato porre in relazione la lieve flessione delle morti per droga rilevata nel 1985-86 con l'uso del Narcan: tale uso continua, anzi e' oggi molto piu' frequente, senza che questo limiti l'aumento del numero dei decessi.

Quanto poi agli effetti "benefici" della legge Jervolino-Vassalli, vorrei segnalare che l'unico motivo documentabile della riduzione delle morti per OD registratosi nella prima meta' degli anni '90 e' da ascriversi alla tremenda diffusione dell'infezione da HIV tra i tossicodipendenti. Per effetto di quello che in epidemiologia si definisce "rischio competitivo" i tossicodipendenti non morivano piu' per OD semplicemente - e drammaticamente - perche' morivano di AIDS!

Un'ultima notazione circa il presunto effetto "educativo" della sanzione penale applicata al consumo personale. Tonini sa bene che non vi e' relazione diretta tra misure repressive e diffusione dell'uso di sostanze illegali: Paesi dove le pene per la detenzione ed il consumo sono molto piu' severe, come gli USA, mostrano tassi di prevalenza del consumo a rischio paragonabili o superiori a Paesi come l'Olanda, che hanno adottato politiche piu' liberali. E tuttavia i primi subiscono, rispetto ai secondi, il peso di una strisciante erosione delle liberta' civili e politiche, di un sistema giudiziario e carcerario intasato dai procedimenti per droga, di un sistema sanitario che non riesce ad arginare l'epidemia da HIV.

Nel caso del consumo di droghe la sanzione penale non comporta, per chi la subisce, quella disapprovazione sociale che fungerebbe da deterrente, ma finisce piuttosto con l'accentuare condizioni di marginalita' ed espulsione sociale che rafforzano, anziche' combattere, il mantenimento di comportamenti devianti. Aver eliminato il contatto col sistema carcerario a migliaia di giovani per i quali non siamo stati in grado di realizzare alternative possibili all'eroina da strada, e' stato gesto di grande significato civile.

Tentiamo su questo di costruire, contribuendo, tutti, ad un clima di riflessione fondato su basi piu' razionali ed umane.

Fabrizio Starace

--- WinMMMR v2.10unr * periodo di prova scaduto da 8 giorni

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