Roma, 3 gennaio 1998

Rita Bernardini è stata oggi interrogata presso la Sezione Narcotici della Questura di Roma in merito alla disobbedienza civile effettuata a Milano assieme a Lucio Bertè il 20 ottobre '97 quando, nel corso di una conferenza stampa, distribuirono ai giornalisti presenti numerose bustine di hashish. Rita Bernardini e Lucio Bertè, assieme ad altri 50 cittadini sono da tre giorni in sciopero della fame "per la legalità e la libertà dell'informazione".

Nel corso dell'interrogatorio, Rita Bernardini ha reso la seguente dichiarazione spontanea:

"Il 28 ottobre 1997, interrogata dal GIP Matilde Cammino in sede di convalida degli arresti domiciliari, dichiarai che avrei sospeso le azioni di cessione gratuita di droga perché ritenevo soddisfacente il dibattito che iniziava a svilupparsi sulla stampa in merito al problema da noi sollevato sulla legalizzazione delle sostanze stupefacenti.

Oggi, cessato il clamore degli arresti di numerosi militanti antiproibizionisti, tutto tace, con l'aggravante che il servizio pubblico radiotelevisivo non ha ottemperato a quanto disposto dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza con la risoluzione del 18 novembre che chiedeva alla RAI_TV "di inserire tempestivamente nella programmazione televisiva trasmissioni di dibattito e di confronto" anche sul tema della droga, oltre che su altri sollevati dal Movimento dei Club Pannella e dal suo leader".

Debbo perciò registrare questa battuta d'arresto che mi costringe a riconsiderare le dichiarazioni rese al Giudice per le Indagini Preliminari per affermare che, qualora assieme ai dirigenti del PR, del Cora e della Lista Pannella lo ritenessimo opportuno e utile, potrei tornare a reiterare quei reati per i quali oggi sono sottoposta ad interrogatorio di polizia".