PISA - Radio Radicale non deve morire: la storica emittente della
Capitale rappresenta un patrimonio inalienabile per la democrazia e
l'informazione italiana. Questo l'appello lanciato a Pisa da Giacomo
Puccini, in concomitanza con molte altre simili iniziative che si svolgono
in tutta Italia. Puccini, che è tornato alla politica dopo oltre un anno, si è
riunito ieri con diversi esponenti dell'opposizione (Polo e Lega Nord)
esponendo insieme a Dario Russo, collaboratore di Radio Radicale
per sensibilizzare l'opinione pubblica sul rischio di chiusura, causato
dalla rigida posizione della Rai che rifiuta la trattativa per la
trasmissione di Radio Parlamento, che porta al movimento di Pannella
8 miliardi l'anno. Mancavano alla riunione-conferenza stampa Ccd e
Cdu, come ha rilevato lo stesso Puccini, ma tutti gli interventi delle forze
politiche presenti sono stati di forte sostegno all'emittente e di profonda
critica alla politica »monopolistica della Rai e del governo . Radio
Radicale, dopo tre lustri di trasmissione gratuite, negli ultimi anni ha
firmato una convenzione per l'edizione di Radio Parlamento: »Non un
finanziamento - ha precisato Russo - ma il corrispettivo di un servizio. A
un costo molto minore di quello che lo stesso ente pubblico
richiederebbe, per 18 mila ore annue di registrazioni che costituiscono
un archivio radiofonico unico . Gino Logli di Forza Italia ha sottolineato:
»E un servizio privato che funziona e rende meglio di quello pubblico,
ma la tutela dell'iniziativa privata sbandierata in campagna elettorale
viene smentita dai fatti . In pratica, viene fatto notare, l'atteggiamento
della Rai mira all'eliminazione dell'emittente pannelliana: »560
parlamentari hanno firmato un appello per indire una nuova gara
d'appalto. Lo stesso Prodi si è detto favorevole. Ma la Rai continua ad
ignorare tutto questo e ha fatto un ultimatum per vendere le
frequenze... .
Che fare? A livello locale, Logli ha proposto ai radicali di stilare un
documento che le forze di opposizione si impegneranno a firmare per
una mozione da presentare al prossimo consiglio comunale, a Pisa e
nelle altre città, e in consiglio provinciale. Anche se, ha ricordato
Luvisotti di An, la stessa iniziativa alla Regione è stata bocciata dai voti
di Pds e Prc, »mentre si danno 140 milioni a Volcic per portare la voce
di Chiti nel mondo. La verità è che la Rai è il braccio armato del
regime . La scelta obbligata, comunque, e condivisa anche dalla Lega
presente col segretario provinciale Romagnoli, è quella di informare
l'opinione pubblica della situazione. Lo stesso Romagnoli ha incitato le
forze del Polo a una opposizione più dura: »Pian piano - ha detto - si sta
eliminando tutto ciò che si oppone al regime .
Al di là della connotazione politica, solidarietà a Radio Radicale è stata
espressa in due fax inviati a Puccini dal sindaco di Pisa e dal
presidente della Provincia, che non erano presenti alla conferenza
stampa. »Spero anche che l'iniziativa pisana, - ha scritto Floriani - abbia
efficacia e visibilità locale . Nunes ha espresso l'auspicio di una
soluzione positiva per il futuro dell'emittente.
Radio radicale a Pisa trasmette sui 104.9 in Fm.