In una recente intervista a RR Pannella ha accennato all'idea di una
"lega anticomunista", e l'ha poi ribadita in chiusura di trasmissione.
Mi aspettavo che sarebbe stata ripresa, perche' e' qualcosa di nuovo, oggi, e di
(passatemi il termine) "utilmente provocatorio".
Un soggetto del genere susciterebbe entusiasmo e schifo. Molti non capirebbero,
in un senso o nell'altro, molti farebbero finta di non capire.
Raccoglierebbe probabilmente il meglio ed il peggio.
Utile perche' contribuirebbe a porre nettamente in evidenza la contraddizione di un sistema di potere
antidemocratico che blatera di Europa ma si nutre delle vecchie abitudini e
delle vecchie ideologie, rendendoci uno dei paesi a piu' alto tasso di
socialismo reale, ove nei fatti i deboli sono protetti ed "aiutati" assai
meno che altrove.
Il messaggio, apparentemente "semplificato", sarebbe chiaro, ed avrebbe la
garanzia-Pannella; su di esso potrebbero innestarsi forse meglio le battaglie
liberali e liberiste e libertarie.
Raccoglierebbe molte adesioni spontanee, indipendenti dai partiti, e gli aderenti,
spinti magari all'inizio da spirito di fazione, maturerebbero forse, poi, altro,
che magari possiedono gia', confusamente.
Forse, con tutti i rischi del mondo, sarebbe uno dei famosi strumenti che
spaccano costruttivamente, forse anche a sinistra, finalmente...
Poco chiaro, ingenuo? Tant'e'...