E' importante ricordarlo, nel paese dove ex- post- neo- comunisti danno piu' che mai lezioni di democrazia, e anche di liberalismo quando gli scappa.Poi ciascuno puo' sentirsi tranquillamente di centro, di destra, di sinistra, o niente di tutto questo.
Puo' persino definire in blocco come soggetto "di sinistra" partito, movimento;
lo sento talvolta fare anche da dirigenti di vecchia data, ritengo per residui affettivi.
O perche' magari sentono alcune esigenze di "protezione sociale" che sento anch'io, ma che magari non attribuisco per forza all'essere di sinistra.
Qualcuno un giorno mi spiego' che un radicale non e' anticomunista o antifascista, ma a-comunista ed a-fascista: non e' contro ma e' altro.
Forse perche' senza "storia" radicale passata e presente...non ho mai capito perche' non dovesse essere contro.