Come primo "estimatore" agoriano (in ordine di tempo) della proposta di Pannella sono ben felice dell'evoluzione del dibattito, caso raro in conferenze "pannelliane".
Tant'e', l'argomento si presta. Qualche utente che, come me, bazzica altre conferenze o i newsgroup avra' notato che le discussioni, o piu' spesso i sanguinosi litigi, su comunismo si'/no/ma/forse, si sprecano ovunque.
Basta un'affermazione decisa contro il comunismo, che sembrerebbe ovvia, oggi, e ti saltano addosso in gruppo; diventi un capitalista assassino come tanti anni fa, uno
schiavista di bambini poveri, un nemico degli sfruttati e un complice degli sfruttatori.
Quando si degnano di risponderti spiegano che se l'Idea ancora non ha funzionato e' colpa del capitalismo violento che non lo ha permesso. E che quanto e' successo nel
secolo in tanta parte del mondo non e' comunismo, non hanno fatto in tempo ad arrivarci a causa
dell'imperialismo occidentale, e chi lo chiama comunismo e' in mala fede ecc.
Cosi' in Agora', cosi' ovunque.
Ben venga la Lega Anticomunista. Si dica senza timore e senza virgolette cosa
e' stato e cos'e' il comunismo.
Si riaffermi con forza quello che in tanti si affannano a negare: che comunismo e democrazia sono incompatibili, perche' il sistema economico e sociale comunista non puo' che sostenersi su uno stato di polizia.
Si denunci Castro e i leader cinesi per quello che sono, senza sconti buonisti. Si evidenzi quanto la mentalita' comunista sia ancora forte nel nostro paese e che barriera costituisca per la liberta'
degli individui e per lo sviluppo dello stesso sistema democratico che si da' cosi' per scontato.
Si gridi che non e' sufficiente far finta di nulla, sorvolare su quello che si e' stati fino a poco fa per diventare docenti di politica democratica.
Ma...
Ma attenzione a non coinvolgere brutalmente ed indiscriminatamente nel discorso, per quanto possa dispiacere, ogni politica, in Italia ed in Europa, che possa essere definita, di volta in
volta, a seconda dei luoghi e dei tempi, di sinistra, socialdemocratica, laburista, liberal o quant'altro.
Se e' vero che parte di quella politica costituisce un'eredita' "ripulita"
del fallimento comunista e' vero anche che altra parte e' pienamente democratica.
E' anche vero, per me, che il discrimine fra qualcosa che merita una lega anti-, e un avversario politico da combattere duramente, e' costituito appunto dalla piena accettazione delle regole democratiche.
Il che sara' vago, ma forse si puo' riassumere nella nota definizione: la democrazia e' quel sistema nel quale e' SEMPRE possibile cambiare governanti senza ricorrere alla violenza.
Nell'ambito di una democrazia vera (che qui non c'e', per residui forti di comunismo ma NON SOLO per quelli!), si potranno combattere, temere, odiare, (oppure no, a seconda dei gusti e dei momenti) le opzioni "di sinistra",
ammettendo pero' che possano anche vincere senza conseguenze drammatiche.
Il nemico (non l'avversario, il nemico), ora, e' la mancanza di democrazia vera nell'ambito della quale fare politica.