Caro antonio, non credo che si rischi di fare di tutta l'erba un fascio, o cumunque si dica, se si mischiamo regimi socialdemocratici con quelli comunisti, sia perche' molto spesso si trovano in posizioni di potere signori molto vicini alle idee a alle pratiche "rosse" sia perche' le motivazioni socio-economiche di fondo di giustizia non differiscono poi di molto.
Certo la possibilita' di eleggere I propri rappresentanti in un'asseblea con poteri legislativi e' una conquista indiscutibile (anche se per I propugnatori della distruzione dello stato e la sua sostituzione col partito unico potra' sembrare esotica), ma il problema della giustizia sociale ed economica rimane intatto in tutta la sua drammaticita'. Propria dalla presunzione che un gruppo di signori possa stabilire cosa sia equo e giusto per un piu' vasto gruppo di persone derivano la stragrande maggioranza dei mali di questa fine del secolo.
Simuliamo per un attimo un mondo diverso dall'attuale sul quale sbarca, ahilui, l'extraterrestre michelettiano, un mondo dove non sono mai accaduti nazicomunismi di vario genere, ma semplici socialdemocrazie. Ebbene il povero marziano o venusiano si troverebbe di fronte una situazione in cui, per esempio, se io voglio vivere con mia sorella ed avere dei figli con lei non posso, oppure se voglio avere progenie senza avere una moglie o due mogli oppure uno o due mariti oppure tutti allo stesso tempo, non posso. Cosa ne penserebbe questo povero extraterrestre?
Se poi lo sciagurato dovesse trattenersi sul nostro pianeta per un periodo piu' lungo si accorgerebbe che malgrado gli abitanti di questo bel luogo, siano tutti con una testa un corpo conformati in un certo modo, essi, a seconda del colore della pelle, vengono trattati diversamente, razzismo pietismo eccetera, ma, caso ancora piu' strano, se hanno la propria foto in un librettino con determinate scritte, possono fare certe cose, se invece le scritte sono incomprensibili, o, peggio ancora, non hanno il librettino, certe cose, che questi umani chiamano diritti, non sono garantiti da nessuno. Dopo poco il povero tipo se ne tornerebbe a casa sua scioccato e forse preoccupato, oppure - nella peggiore delle ipotesi - diventerebbe un sociologo, un professionista della lettura del contesto "sociale" e quindi un lavoratore che necessita di materia prima per poter lavorare e via di questo passo.
Essere radicali significa soprattutto avere un approccio anti e contro tutto quello che ti circonda (fatta eccezione per il budino di riso che a new york non si trova MANNAGGIA : ) , un approccio radicale deve essere di critica profonda e costante, soprattutto dei metodi critici che hanno fatto si' che a problemi grandi e piccoli non si siano mai trovate soluzioni efficaci e di lungo termine, perche' si e' sempre scelto di ridurre I danni invece di affrontare l'evidenza del fatto che sono proprio questi bei costrutti socioculturali la causa dei problema ed essi derivano dalla visione, presenza e azione di uno stato che in nome di un libro, rosso o celeste, e' etico.
Oggi l'umanita' e' ancora oppressa per quasi un quarto da bandiere rosse, ed essendo noi pochi e squattrinati, forse e' meglio concentrarsi su poche ma grosse e simboliche battaglie. Bruciare, si' bruciare - anche la dichiarazione dei diritti dell'uomo derivando il paragrafo dalla dichiarazione di indipendenza delle 13 colonie britanniche d'America, riconosce la possibilita' di soverchiare un regime oppressore con la forza.
Forse ancora la nonviolenza puo' costituire un metodo di lotta, ma se anch'essa dovesse fallire nel suo obiettivo, o perche' mal organizzata o perche' mal diretta contro una controparte non appropriata, credo che altre riflessioni del tipo "alle armi, ciascuno alle proprie" in certe parti del mondo potrebbero portare a una lotta di liberazione fatta di email e programmi radio, ma in ultima istanza forse anche con le clave gli archi o le pistole laser prestate dal marziano scioccato.
