Dear Mr Forduke, scrivesti:
==> Caro antonio, non credo che si rischi di fare di tutta
==> l'erba un fascio, o cumunque si dica, se si mischiamo
==> regimi socialdemocratici con quelli comunisti, sia
==> perche'...
Ecco, forse il problema e' nella parola "regime" accostata d'ufficio sia a "comunista"
che a "socialdemocratico".
Tu hai ragione nel vedere certe comunanze di persone e di idee, ocvviamente.
Ma la differenza per me importante e' che il comunismo e' alternativo alla democrazia ed e' compatibile solo con il totalitarismo, mentre la "socialdemocrazia" (nelle varie forme
e gradazioni conosciute in Europa, caso Italia in sospeso) e' un'opzione interna alla democrazia, ne accetta i meccanismi
fondamentali, sposa alcune scelte liberali di base, consente la propria sostituzione, prevede ed accetta l'alternativa.
Questa e' la differenza, per me, fra un nemico (politico) ed un avversario.
Sai meglio di me che e' comune, nel mondo radicale, la rivendicazione di
essere la vera sinistra, la sinistra liberale, il SOCIALISMO liberale, la cui tradizione e' stata massacrata dalla "cultura" comunista.
A me basta liberale, non sento il bisogno di aggiunte, ma questa sinistra rivendicata qui da molti, cos'e'?
Non certo un regime. Allora il partito democratico americano? Non credo...
Molti potrebbero spiegarlo meglio di me.
Che ne facciamo di tutta la sinistra europea?
==> Propria dalla presunzione che un gruppo di signori
==> possa stabilire cosa sia equo e giusto per un piu'
==> vasto gruppo di persone derivano la stragrande
==> maggioranza dei mali di questa fine del secolo.
Personalmente prendo la cosa con le molle. Nel senso che, convinto dell'aberrazione
di un stato etico, credo pure, da liberale, nella necessita' di uno stato.
E uno stato qualche potere ce l'ha, qualche decisione la prende, qualche divieto e qualche obbligo li pone.
Negli USA un gruppo di signori decide in moltissimi casi cosa sia equo e giusto
per un piu' vasto gruppo di persone, non solo per le cinture di sicurezza
di cui si e' discusso tempo fa, ma per ben altro, come sai.
E non si tratta...di socialdemocratici.
Credo si tratti semplicemente (quanto emerge da questi scambi) di una diversa concezione dello stato, gia' evidente
al di la' delle battute, nelle discussioni sugli anarcocapitalisti.
==> Simuliamo per un attimo un mondo diverso dall'attuale
==> sul quale sbarca, ahilui, l'extraterrestre
==> michelettiano, un mondo dove non sono mai accaduti
==> nazicomunismi di vario genere, ma semplici
==> socialdemocrazie. Ebbene il povero marziano o venusiano
==> si troverebbe di fronte una situazione in cui, per
==> esempio, se io voglio vivere con mia sorella ed avere
==> dei figli con lei non posso, oppure se voglio avere
==> progenie senza avere una moglie o due mogli oppure uno
==> o due mariti oppure tutti allo stesso tempo, non posso.
==> Cosa ne penserebbe questo povero extraterrestre?
No, aspetta, non ho capito. Negli USA, invece, si puo' fare legalmente
tutto cio'? E, se no, perche' anche gli USA sono in mano ai socialisti???
A me risulta che non si puo', come non si possono tante altre cose, nonostante
si tratti di una democrazia a forte connotazione liberale e liberista.
E negli USA non ci sono stati nazicomunismi ne' socialdemocrazia, mi pare...
==> Essere radicali significa soprattutto avere un
==> approccio anti e contro tutto quello che ti circonda
Senza ironia, e' un po' troppo per me. :-)
Per il resto, successivamente, qui l'ora e' tarda...
Alla prossima.
:-))