"antiautoritario, antimilitarista, antipartitocratico, anticlericale, antiproibizionista....." e ci intendiamo, credo, sulla laicità profonda del nostro essere "anti".-antiproibizionista e' una proposta
-antimilitarista e' una proposta
-antipartitocratico e anticlericale, per non parlare di antiautoritario, idem.
Non credo di dovermi dilungare su cosa si intendecon questi termini.
anticomunista intanto a livello semantico parte con il piede sbagliato, poiche' si mette subito contro " il comunista" senza tentare di con-vincerlo, vincere con. (a proposito di verita' rivelate e intolleranze).
Proprio perche' non mi reputo un dogmatico non penso che il liberismo sia la ricetta mondiale di tutti i mali, penso che invece l'italia ne abbia bisogno in dosi massiccie. Quando invece si parte da una situazione di assoluto squilibrio, (la concorrenza perfetta neanche con il binocolo)
vedi latifondisti brasiliani e contadino che ogni tanto cercano di occupare e coltivare le terre altrui lasciate incolte, allora quel diritto alla proprieta' privata mi lascia perplesso. Mi si dira' si ma gli antitrust, i garanti ....
fanno gagare quando ci sono figuriamoci quando non ci sono.
E poi chi li nominerebbe?
il popolo o i vari SER/lord/don/altezza?
Se fossi nato li' sarei per la ridistribuzione delle terre.
L'alternativa sarebbe fame e sfruttamento.
Lega anticomunista per me significa, comunque buttare nel cesso le aspettative di tanta gente che, sbagliando, pensa che solo il proletariato al potere possa ridare dignita' a loro che sono , magari i diseredati.
Chiaramente sto astraendomi da quelle che poi nella pratica sono le distorsioni che i dittatori , difensori del popolo, fanno realmente.
Pero' me lo domando spesso, se io fossi un indio nato nel chapas sarei stato per il governo "democraticamente eletto " delle istituzioni?
In fondo la rivopluzione armata, che sempre piu' spesso qualcuno tra noi paventa, non e' anche cio' che quella gente, dalla loro prospettiva sta attuando?