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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Elisa - 9 gennaio 1998
Roma - viabilità - lavori
COMUNICATO STAMPA

L'INIZIO DEI LAVORI SULLA CRISTOFORO COLOMBO, I RITARDI NELL'ARRIVO DEI SAMPIETRINI PER LA METRO DI SUPERFICIE, ATTESI DA CINA E VIETNAM. OLTRE AL RESTO, CHI PAGA I RITARDI? E SI LAVORERA' A CICLO CONTINUO SULLA C.COLOMBO?

LETTERA DI PAOLO PIETROSANTI AL SINDACO RUTELLI

Roma, 9 gennaio 1998

Caro Sindaco,

Certo potrei rivolgermi a coloro che - tuoi collaboratori o depositari di responsabilità politiche e amministrative nella città per il suo centro o per la sua interezza - più direttamente sono coinvolti; ma tu sei il Sindaco, l'ottimo Sindaco di Roma.

Qualche giornale mi sembra ne abbia fatto cenno, ma occorrono risposte, da parte tua o di chi da te ha ricevuto delega: da due o tre mesi Viale Trastevere è onerato di cantieri inattivi; e ben difficilmente agibile. Perché si stanno attendendo i sampietrini provenienti dalle esotiche contrade cinesi e vietnamite. Si dice che il problema risieda nel fatto che i fornitori cinesi e vietnamiti dei sampietrini (globalità del Cupolone...) ritardano.

Spero che massima sia stata l'attenzione nel verificare che quelle pietre non siano frutto di lavoro di schiavi, cui spesso in quei paesi i lavoratori sono ridotti; e spero che non si siano scelti qui risparmi a prezzo di vite e diritti umani.

Ma due considerazioni sono anche obbligate: chi paga questi ritardi, visto che il danno economico di cantieri bloccati è enorme? visto che blocchi di circolazione e traffico sono senza dubbio danni anche economici per la città e chi la abita?

Ma poi, la pavimentazione a sampietrini è prevista soltanto per la parte di sede stradale che ospiterà le rotaie della nuova metro di superficie. Capirei tutta la sede stradale mutata nel suo aspetto; ma solo una frazione di essa, e a provocare tali danni...

In qualche modo analoghe annotazioni valgono per il cantiere che renderà difficilissimo per mesi il transito sulla Cristoforo Colombo. E una domanda è intanto necessaria: si lavorerà su tre turni, cioè giorno e notte, così come avviene nelle altre importanti città europee e del mondo?

Il quesito è cruciale e di importanza generale, visto che la durata di lavori di questo genere può essere di un anno, se si lavora 8 ore al giorno, o tendenzialmente di 4 o 5 mesi se si lavora a ciclo continuo. Dipende dal tipo di appalti, e dipende dal valore che si annette al disagio che necessariamente anche la più utile delle opere arreca alla città.

 
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