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Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 10 gennaio 1998
DEMATTE' A RADIO RADICALE

COMUNICATO STAMPA

RADIO RADICALE: PROF. DEMATTE', EX PRESIDENTE RAI: LA GARA D'APPALTO E' LA SOLUZIONE PIU' SENSATA IN UNA ECONOMIA DI MERCATO, MA ATTENTI ALLA RAI CHE POTREBBE CONCORRERVI CON UNA OFFERTA "SOTTOCOSTO"

IL SERVIZIO PUBBLICO NON PUO' CONCORRERE A FORMARE UN MONOPOLIO, PERCHE' NE DERIVEREBBE DANNO ALLA DEMOCRAZIA

Roma, 10 gennaio 1998. Claudio Dematte', prof. di economia alla Bocconi, vicepresidente Cariplo, ex presidente RAI, ai microfoni di Radio Radicale, discorrendo sulla Rai ha, tra l'altro detto: "il servizio delle dirette parlamentari non e' stato fatto perche' c'era chi lo faceva. Se lo faceva la Rai avrebbe creato disturbo."

In merito alla questione Radio Radicale, il prof. Claudio Dematte', alla domanda se sarebbe migliore una gara d'appalto o un accordo Rai-Radio Radicale, ha aggiunto:

"la gara d'appalto e' la soluzione piu' sensata in una economia di mercato. Sarebbe peraltro opportuno che la Rai vi partecipasse con una societa' in cui si vedano costi e ricavi, perche' altrimenti la gara d'appalto sarebbe viziata: ... la Rai potrebbe entrare "sottocosto" scaricando questo costo su altre attivita'. ... Se la Rai partecipera' cosi' com'e', non c'e'ombra di dubbio...; se dovesse partecipare con una societa' distinta, dove si vede se guadagna o se perde, ecco che la gara e' piu' limpida".

E in merito all'ipotesi di accordo Rai-Radio Radicale:

"se ci sono gia' delle strutture che sanno fare questo lavoro, vediamo come si puo' impostare una soluzione attorno a questo fatto pregresso."

Infine il prof. Dematte' ha detto:

"Un Paese moderno non puo' avere una concentrazione nel mondo dei media, della comunicazione di massa, tipo quella che c'e' nel nostro Paese senza che ne derivi danno alla democrazia. E' un problema che mi sembra si sia un po' perso; la gente sembra considerarlo di secondaria importanza, mentre io lo ritengo di primaria importanza. ... Il servizio pubblico non puo' concorrere a formare un monopolio, ma deve semmai andare a creare le condizioni di pluralismo."

 
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