(da "La Stampa" del 9/1)"Parigi. <>: questo il titolo di un articolo con cui "Le Monde" sostiene che <>. Il quotidiano francese sottolinea come due articoli de "La Repubblica" e de "Il Corriere della Sera", in cui si denuncia questo silenzio ufficiale degli ex comunisti, non abbiano ricevuto alcuna risposta. <>.Il libro citato da "Le Monde" è "Le livre noir du communisme", in corso di traduziomne da Mondadori ("Tuttolibri" informa che uscirà a febbraio). Ne parlò Barbara Spinelli su "La Stampa" del 7 novembre. Ne ha parlato Gustave Herling su "La Stampa" del 5 gennaio. Herling cita alcune conversazioni che ebbe con Ignazio Silone, in cui lo scrittore abruzzese gli raccontò di un colloquio avuto con Togliatti nel 1930, quando Silone decise di lasciare il PCI: "...Quando Togliatti venne a sapere della decisione di Silone, si precipitò da Mosca a Zurigo, sperando evidentemente di far cambiare idea al suo vecchio compagno. La loro conversazione durò una notte intera. Trale ragioni invocate da Silone c'era anche, forse una delle più importanti, la seguente: <>. Togliatti abbozzò un lieve sorriso: <zare. Nell'Urss le rivoluzioni e le mosse di un certo peso non vengonomai protocollate, e i rispettivi ordini non sono messi per iscritto>>...". Invece, continua Herling, gli ordini scritti (per esempio quelo riguardante lo sterminio di migliaia di ufficiali polacchi a Katyn, che Stalin cercò di accollare a Hitler) sono stati rintracciati e su di essisi basa il libro citato. Conclude Herling: "...Non so quanto sia precisa la cifra sulla fascetta (del libro, <<85 milioni di vittime>>, ndr). So soltanto che la responsabilità morale di cui parlava Silone nel 1930 continua a essere valida. Che dunque i moderni pstcomunsti e comunisti italiani (D'Alema, Veltroni, Napolitano, Occhetto, Cossutta, Bertinotti) devono battersi il petto e dire una preghiera, magarilaica, per "tutte" le vittime del nostro maledetto secolo <>; per le vittime del nazismo, del comuismo e di altre forme di fascismo.".Vedi anche l'articolo di Giuseppe Are <> ("Sole 24 ore" del 9 gennaio).