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Partito Radicale Rino - 10 gennaio 1998
Furio Colombo: "Radio Radicale trova come la National Public Radio americana, ma forse addirittura meglio. E' diventata il notaio di questo paese su moltissimi eventi."

10 gennaio 1997

Intervista di Radio Radicale a Furio Colombo.

D: Onorevole, lei che conosce bene la situazione americana, potrebbe dire ai nostri ascoltatori se esiste qualcosa di simile a Radio Radicale negli Stati Uniti? Vale a dire una radio si di parte, di partito, ma nel contempo che faccia anche il servizio pubblico.

R: Nella radiofonia americana esistono due o tre punti di riferimento del servizio pubblico. Una parte è realizzata città per città, stato per stato, da stazioni radio che appartengono al comune, oppure appartengono allo Stato, che da noi sarebbe la Regione, e che si assumono il compito della trasmissione momento per momento, ora per ora, dei Consigli Comunali, delle Assemblee Statali, noi dovremmo dire Consigli Regionali o Assemblee regionali, e anche di eventi nazionali.

Gli eventi nazionali il più delle volte hanno la loro sede di trasmissione in quella che si chiama National Public Radio o Public Broadcasting Corporation. In realta', ci sono tanti nomi, ne potrei citare anche degli altri perché una parte di questa struttura è finanziata da fonti pubbliche e una parte è sostenuta da contributi privati nella forma di abbonamento spontaneo da parte degli ascoltatori.

La National Public Radio, è il nome più comune con il quale è conosciuto nelle 158 stazioni che grosso modo coprono l'intero paese, a due tipi di servizio pubblico molto simile a quello di Radio Radicale: uno è quello della rappresentazione rapida e immediata di notizie essenziali attraverso notiziari che sono considerati esemplari per la loro completezza, l'altro è il continuo monitoraggio di eventi nazionali importanti in modo da rappresentarli subito in diretta o in diretta - differita, colmano quello che altrimenti sarebbe un vuoto di informazione visto che le grandi radio nazionali non pubbliche preferiscono fare delle selezioni molto forti di argomenti secondo varie angolazioni, secondo che siano più orientate sulla cultura, sul divertimento, sul tempo libero, sui viaggi e così via.

La National Public Radio inoltre ha però una terza componente molto rilevante che invece mancherebbe se si dovesse fare un puro e semplice raffronto a Radio Radicale: programmi culturali che vengono trasmessi però non con arbitrarietà pedagogica, ma come riflesso della vita culturale del paese, devo dire nazionale e internazionale, perché ho spesso sentito di grandi eventi culturali italiani, rappresentati e narrati e trasformati in cronaca e in rapporto critico dalla National Public radio negli Stati Uniti.

C'è poi una quarta dimensione diciamo della National Public Radio che è la musica, infatti, preferiscono colmare gli spazi vuoti con buona musica ora sinfonica, ora di jazz, piuttosto che replicare i programmi.

Come si vede c'è un raffronto perfettamente legittimo se parliamo di funzione, di rapporto con il pubblico, meno se parliamo di organizzazione dei programmi, dobbiamo però tener presente che la vita pubblica americana è irrorata di canali di informazione benchè commerciali, molto più fitti e molto più affidabili delle poche linee di comunicazione che ha il sistema italiano.

E dunque devo dire poche linee di comunicazione nel senso che noi abbiamo moltissime radio fatte anche molto bene, ma che si occupano quasi solo di divertimento, parlo delle radio private.

Dunque, la funzione di radio Radicale trova un raffronto adeguato di corrispondenza con il modello della National Public Radio, ma si potrebbe forse dire che alcune cose come le dirette dalla Camera e dal Senato, Radio Radicale le fa addirittura meglio, nel senso che non lascia mai mai un vuoto su questo tipo di informazione, e in fondo è diventata il notaio di questo paese su moltissimi eventi.

D: Anche perché poi in venti anni di programmazione, di diretta dal Parlamento, non c'è stata una sola denuncia una sola interrogazione parlamentare, e questo mi pare significativo come lei stava sottolineando poco fa."

R: Lo è senza dubbio e in ogni caso io noto che mentre prima di entrare in Parlamento ero un ascoltatore di Radio Radicale, dall'interno soprattutto per la parte dirette, per questa parte notarile, di alto notariato che è un grande servizio democrazia, ora che ne sono dentro mi accorgo di come sono avvertiti e coscienti coloro che prendono la parola in aula, del fatto che tutto quello che dicono lo stanno dicendo davvero in pubblico, non solo in modo formale e rituale, ma davvero perché davvero un universo di cittadini li sta ascoltando.

 
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