10 gennaio 1998
Interviste di Radio Radicale
Giuliano Zincone, editorialista del Corriere della Sera:
"La RAI non svolge il servizio reso da Radio Radicale. Servizio preziosissimo non sostituito: con le dirette dal Parlamento e con altri servizi, come quello della rassegna stampa, che è secondo me di una grandissima importanza.
Io li ho sempre seguiti e li ho trovati utili non solo per il mio lavoro, ma anche per la mia vita di cittadino.
Se la domanda implica un paragone tra il servizio reso da Radio Radicale, e il servizio reso dalla radio statale, dalla radio che appartiene ai poteri del Parlamento, delle istituzioni e che evidentemente vuole servirle la risposta è molto semplice: il servizio pubblico reso da Radio Radicale, è veramente un servizio; il servizio della RAI comprende anche servizi pubblici, ma essenzialmente si confronta con i problemi dell'audience, con i problemi della concorrenza."
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L'editorialista Massimo Fini:
"Mi sembra un servizio ineccepibile, utile, di cui per esempio, io mi servo come utente e come giornalista, fatto con grande obiettività"
Le dirette dal Parlamento sono state non dovrebbero farle Radio Radicale, ma dal sistema pubblico. Il servizio pubblico dovrebbe essere esattamente questo: le sedute del Parlamento, dare i processi senza naturalmente tagliarli in un modo o nell'altro ma darli asetticamente, dare i congressi ecc. e detto questo dico, meno male che c'è Radio Radicale, ma voglio dire che anche questa è una struttura.
Anche perché poi il panorama giornalistico italiano spesso è alquanto desolante, insomma, se non altro qui si da spazio anche agli avversari.
Il guaio e' che spesso ci si confonde: non vorremmo che l'avversione contro Pannella facesse perdere il lume della ragione a qualcuno.
Radio Radicale, come dicevo è si di parte, ma se non altro ha contribuito ad accrescere i principi della democrazia in questo paese.
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Prof. Ettore Gallo, insigne giurista, già Presidente della Consulta:
"Per quanto riguarda il vostro servizio, credo davvero che il giudizio non possa che essere positivo, in realtà debbo dire che avete fatto un buon lavoro, perché non solo avete affrontato tutte le questioni di attualità, avete sentito su tutto i cittadini, avete consentito che esprimessero liberamente le loro opinioni e le loro istanze, dico che veramente è stato un servizio come si potrebbe auspicare che tutte le radio facessero.
D: Se la RAI prendesse in mano le redini di questo servizio pubblico offrirebbe le stesse garanzie anche alla luce di quanto dimostrato in questi anni anche con la televisione?
R: "No, su questo io mi astengo, perchè ci sono troppe polemiche in corso su questo aspetto. Dico solo che sicuramente voi, per verità, lo avete fatto spassionatamente insomma. Pur avendo anche voi necessariamente un vostro indirizzo politico, cio' non ostante debbo dire lo avete espletato con molta obiettività."
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Prof. Gianfranco Miglio:
"Io ho sempre considerato Radio Radicale come un interlocutore privilegiato per me. Tutte le volte che Radio Radicale ha chiesto le mie opinioni, io sono stato lietissimo di esporle per questo tramite, e anche con notevole ampiezza nell'argomentazione, quindi credo che Radio Radicale abbia svolto una provvidenziale funzione di integrazione della un po' scheletrica e ridotta azione che svolge la Radio Televisione di Stato.
La RAI offrirebbe ben poche garanzie perché l'impostazione tutta burocratica, ha sempre vanificato un'idea precisa da parte degli ascoltatori di come funziona il Parlamento, e di cosa c'è dietro alle apparenze della discussione parlamentare.
Credo che fra le tante cose inutili che la mano pubblica privilegia, per ovvie ragioni di opportunismo politico, questo dell'aiuto e del ruolo da assegnare a Radio Radicale data la sua lunga tradizione, cioè dal fatto che ha posto le prove della sua attitudine ad essere veramente in funzione del pubblico, dovrebbero rendere del tutto normale o se vuole vergognoso il contrario, nell'atteggiamento della mano pubblica verso Radio Radicale