Intervista di Radio Radicale a Carlo Scognamiglio, già Presidente del Senato:
"E' un servizio che io credo sia ben conosciuto ed è certamente popolare, perché più volte ho sentito commenti tra la gente comune, gli elettori, di cose che erano state ascoltate attraverso le vostre trasmissioni.
Per di più è un servizio che svolge una funzione importantissima nella democrazia: mi riferisco al fatto che un po' in tutti i paesi democratici, non soltanto in Italia, si avverte un distacco crescente tra il Parlamento, le istituzioni democratiche e i cittadini, questo è dovuto a tanti fattori che forse non è questa la sede per esaminarli, ma non c'è dubbio che uno strumento come quello della radio, molto ascoltata dalle persone che hanno da fare in macchina, in casa, a lavoro, rappresenti un ponte tra la rappresentanza in particolare in Parlamento, della democrazia e dei cittadini.
Quindi un servizio molto utile sia dal punto di vista dell'informazione, sia dal punto di vista dei valori cioè della democrazia.
D: Certo, parlava dei valori democratici, quindi di trasparenza degli atti pubblici, i cittadini che hanno potuto per così dire intromettersi, ingerirsi nelle questioni del Palazzo quindi questo non ha più potuto comportare insomma una serie di cose positive,
R:" Certo in America c'è un'espressione corrente che è molto efficace si parla di "Democracy in the digital age" cioè nell'età della comunicazione di massa dell'informatica, dell' informazione.
E non c'è dubbio che questo collegamento che voi riuscite a stabilire tra Parlamento e cittadini si vada in quella direzione, cioè la direzione della modernità. D'altra parte devo dire come parlamentare che spesso ci si sente isolati, spesso quando si fanno degli interventi, di fronte ad aule semi vuote, sia una sensazione di non avere un contatto con il Paese, ecco questo vostro servizio per quanto lo possa fare indubbiamente, dà anche a noi la sensazione di non essere così lontani dalla gente e dai problemi della gente.
D: Un'ultima domanda, noi temiamo che la RAI qualora dovesse svolgerlo lei questo servizio non offrirebbe le stesse garanzie, lei è d'accordo o è un giudizio troppo pessimistico.
R: No questa è una previsione che non mi sento di fare onestamente perché è difficile dire come si comporterà qualcuno che non è provato. Quello che posso dire è che Radio Radicale ha svolto benissimo questo servizio, e non si capisce perché gli dovrebbe essere negato di poterlo proseguire