"L'assordante silenzio degli ex membri del Pci."

Questo il titolo di un articolo con cui il quotidiano francese Le Monde sostiene oggi che "mentre il Libro nero del comunismo (uscito tra grandi polemiche anche in Francia, ndr) sarà disponibile in italiano soltanto il prossimo mese, la stampa della Penisola si interroga sull'assenza di dibattito, in Italia, sui crimini del comunismo".

La lettura dello studio storico apparso in Francia dall'editore Laffont ha innestato in Italia una polemica. Il quotidiano francese sottolinea come due articoli della Repubblica e del Corriere della Sera in cui si denuncia questo silenzio ufficiale degli ex comunisti non abbiano ricevuto alcuna risposta.

"Delegittimare l'anticomunismo - scrive Le Monde parafrasando i due editoriali dei quotidiani italiani - significa delegittimare tutto un sistema politico che il Pds sogna di sostituire con un altro, la Seconda Repubblica che deve succedere alla Prima. Si tratta non soltanto delle istituzioni, ma degli uomini politici che le servirono dal 1946".

In altri termini, nello stesso modo in cui Palmiro Togliatti si arrogò il diritto, nel dopoguerra, di "ripulire la biografia di qualche personalità del regime mussoliniano a condizione che si unisse al Pci, il Pds di oggi vuole detenere le chiavi dello spazio repubblicano".

Per quanto "non del tutto convincente", scrive Le Monde, tale tesi "non potrà essere respinta fintanto che il Pds non romperà questo silenzio assordante sul passato comunista".