On. Francesco StoraceAi componenti l'Ufficio di Presidenza
Ai componenti la Commissione
Roma, 15 gennaio 1998
Signor Presidente, Signori Parlamentari della Commissione di Vigilanza,
il 17 novembre dichiarai di sospendere lo sciopero della fame che conducevo con molti altri cittadini e militanti dei diritto e della libertà, di non passare allo sciopero della sete, come avevo preannunciato, come manifestazione della mia e nostra "volontà di fiducia" nei confronti del Parlamento, della vostra Commissione.
Era in causa l'ennesima nostra lotta, da trent'anni ormai, contro quello che finalmente anche voi avevate constatato esser stato ed essere "l'ostracismo", le persistenti e crescenti violazioni di principi generali della Costituzione, dei diritti umani e politici contro il popolo italiano, oltre che contro la tradizione, le lotte, gli obiettivi e le opinioni radicali e della "Lista Pannella".
Quell'"ostracismo" è stato rafforzato, in due mesi, dalla RAI-TV e, con ipocrisia e jattanza, negato: per aggiungere al danno anche la beffa.
Contemporaneamente la RAI-TV e le lobby di potere che l'attraversano si sono mosse e si muovono in queste ore per sovvertire ogni regola e gli indirizzi del Parlamento e dell'opinione pubblica nella vicenda di "Radio Parlamento", e di Radio Radicale.
Per spegnere, se possibile, o sequestrare quel che viene riconosciuto esser stato ed essere un "servizio" ineccepibile e uno spazio di libertà e diritto eccezionale.
In queste condizioni, dopo 15 giorni di sciopero della fame ripreso e in corso da parte di oltre 300 persone, non posso che riprendere anche il mio, e l'intenzione di passare ben presto anche allo sciopero della sete.
Sempre a vostra disposizione, saremo lieti - se la Commissione lo riterrà utile - di tornare ad illustrare le nostre denunce e i nostri obiettivi.
Marco Pannella