che il Governo ulivista prenda provvedimenti impopolari ....... c'e' poco da stupirsi.Quel che stupisce, invece, in questa conferenza di raffinati e attenti osservatori (senza ironia, in questo caso), e' la superficialita' con cui viene affrontato il problema, anche dallo stesso Della Vedova nei suoi comunicati, che, sembra, vengono presi -e sono convinto non per intenzione di Benedetto- come oro colato.
Ma veramente credete, come Benedetto, che il decreto legge Bersani, sia l'inizio di una rivoluzione che vada contro quanto votato dagli elettori nei referendum proposti dai riformatori?
E lo credete insieme a Confcomemrcio e Confesercenti, Maurizio Gasparri, Antonello Marzano e non so chi altro?
Io credo che il problema non e' dove voi lo ponete, perche' la volonta' popolare non viene violata e messa in discussione con il decreto legge Bersani. La nuova rivoluzione nel commercio non e' altro che l'aggiornamento 1998 a quanto gia' c'era nel 1997 e anni precedenti; e' la fotografia della nuova realta': un potere oppressivo, uguale a quello di prima, che trova nuove forme di controllo e condizionamento, spostandosi li' dove conta, dove c'e' il vero giro di soldi: le grandi superfici, dove si svolge la maggiorparte del commwercio, e che ha bisogno di licenze piu' rigide che non in precedenza.
E allora? Quale violazione dell'espressione popolare? Nessuna. Semplicemente una reiscrittura aggiornata ai tempi odierni.
Di violazione si sarebbe potuto parlare solo se fossero state eliminate tutte le forme di controllo amministrativo su licenze e orari.
Ma non e' cosi'.
L'Ulivo non e' mica scemo.
L'operazione politica e' tipica di questo modo di governare: si fa qualcosa che si chiama in un modo, e che invece e' il suo perfetto contrario.
E intanto si governa, si stragoverna e si rigoverna, preparando il terreno al governo eterno.
Pensate -spostando un pochino il tiro, ma non piu' di tanto- all'operazione di revisionismo storico che l'Ulivo sta facendo sulla cultura e la storia liberalsocialista.
Un invito di metodo: siate radicali. Andate cioe' alla radice delle questioni, non giocate solo sul dato estetizzante. E' tutta li' la fregatura.