incisive: la riduzione delle tabelle merceologiche, l'abolizione del Registro degli esercizi commerciali, una maggiore libertà negli orari di apertura, un'importante delegificazione (vengono abrogati circa 20 fra leggi e regolamenti). A me sembra che la posizione espressa da Benedetto sia ben calibrata, sottolineando innanzi tutto gli aspetti innovativi, e rimarcando i limiti, rappresentati soprattutto dalla moratoria di un anno nella costruzione di nuovi ipermercati.Dio sa se ho una simpatia preconcetta nei confronti dell'Ulivo, ma è già la terza volta che il governo propone riforme di segno nettamente liberista (e di contro ci tocca sentire le ormai insopportabili obiezioni strumentali del "fu liberale" Polo delle libertà). Laicamente, mi sento di sostenere chi, anche solo su singoli temi, compie azioni in linea con le mie posizioni liberiste. E quando si comporta da statalista, corporativista e burocrate, lo critico. Come capiterà senz'altro in futuro per questo governo. Ma si valuti caso per caso.