"Giornalisti: entrare in Europa abolendo l'Ordine"Roma, 19 gennaio 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"La riforma del settore commerciale preannunciata dal Governo -da migliorare in alcuni aspetti punitivi - non è "immorale", ma, casomai, reticente. Le prospettive di superamento del liberismo delineate da Tremonti, sono quelle di uno stato neocorporativo, fondato sulla difesa degli interessi costituiti e sulla pianificazione statale dell'economia e delle professioni anziché sulla libertà di impresa e di scelta da parte dei consumatori.
Aver limitato la liberalizzazione alle piccole superfici, invece, è un grosso errore, destinato a penalizzare tanto le aziende italiane nella competizione europea quanto i consumatori: Tremonti provi a frequentare qualche Hard Discount alla periferia di Milano e capirà cosa significa per molti "poveri " di tutte le età, fare una spesa decente con poche migliaia di lire, grazie alla concorrenza e alla liberalizzazione.
Se il processo di liberalizzazione si fermasse alle licenze commerciali, però, l'accusa al Governo di accanimento anticommercianti -magari per ritorsioni politiche - sarebbe difficile da contrastare. Per questo si deve accelerare lo smantellamento di tutte le bardature corporative a favore della libertà di iniziativa e della concorrenza.
In fatto di ordini professionali, si deve partire dall'abolizione di quello dei Giornalisti che rappresenta un'anomalia indifendibile nel contesto europeo, così come richiesto il 15 giugno scorso da oltre il 65% dei votanti al referendum."