Roma, 30 gennaio 1998

"Questo Consiglio di Amministrazione, al pari del precedente, non risolverà i problemi della Rai, che sono strutturali e non contingenti.

La velocità con cui si è arrivati al rinnovo dei vertici Rai è, casomai, la dimostrazione che nulla è cambiato, che nulla si vuole cambiare e che nulla cambierà.

Tutto si è risolto con la divisione dei posti secondo la collaudata logica della lottizzazione. Basterà un nuovo "sorpasso" di Mentana per rigettare nel caos l'azienda di Stato.

E' ormai a tutti chiaro che l'unica soluzione ragionevole sarebbe quella di vendere la Rai al miglior offerente, liberando così risorse per migliaia di miliardi da destinare ad impieghi ben più produttivi.

Il Governo, che ha recentemente scoperto una sua vena liberista, e che ha avuto il "coraggio" di scegliere la gara per il servizio di radio Parlamento contro le burocrazie e gli interessi conservatori tuttora operanti, assuma una iniziativa legislativa che faccia superare lo status quo.

Anche per il mercato radiotelevisivo, lo Stato esca dalla gestione diretta e si riservi il ruolo di imporre a tutti gli operatori regole di mercato e garantire gli utenti".