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Poretti Donatella - 2 febbraio 1998
L'ONESTA' DI PANNELLA SIA AL FINE PREMIATA

da IL GIORNALE DEL MATTINO, 1 febbraio 1998, prima pagina

LA NOSTRA BATTAGLIA

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L'ONESTA' DI PANNELLA SIA AL FINE PREMIATA

Non si e' mai piegato alle lusinghe

di Giovanni Melani

L'ultima opportunita' di apparire, in verita' una delle rare, Marco Pannella l'ha avuta al Costanzo Show, chiamato a difendere la "sua" Radio Radicale. Ai piedi, cioe' in platea, il gruppo dei fedelissimi, capitanati da una Rita Bernardini, visibilmente provata, come gli altri protagonisti, da un digiuno lungo di giorni.

In quel momento Pannella, ne' gli altri presenti al confronto-scontro, sapevano della iniziative della nostra testata. Una iniziativa che, viste gia' le risposte in termini di adesione scritta, ed ancor piu' di partecipazione morale, appare destinata ad un risultato favorevole, che solo la rigida ed ingenerosa interpretazione di un termine di legge, renderebbe inattuabile.

Come promotori, anche se personalmente dissenzienti su alcune delle numerose iniziative che Pannella ha avviato in anni di puntigliosa love-story con la Politica, non possiamo non riconoscere l'alto contenuto morale dell'individuo capace di pagare, sempre in prima persona e, virtu' ancora piu' grande, di non flettersi alle lusinghe (poche) ed alle imposizioni (tante) che "il potere" ha sempre messo sulla sua strada. Se riconoscimenti Pannella riesce ad ottenere, sono comunque e sempre a posteriori; insomma gli si da atto, ora, di una preveggenza sugli argomenti di ieri, ma immediatamente gli si nega credibilita' per quelli di oggi. Radio Radicale ne e' esempio, viste le azioni concentriche di Rai, gruppi, di fatto partitici, attualmente in fase di acquisto di frequenze, e di iniziative di singoli, disposti a preparare loro la strada, magari a scadenza della convenzione.

Dispiace verificare come globalmente "l'apparato" non sia riuscito a comprendere che Pannella, anche in questa sua ultima fatica, ha saputo far passare il messaggio della "verita'" in contrapposizione a quello di una democraticita' di facciata che convince sempre di meno. Per questo ma non solo per questo Pannella merita la "nomination" senatoriale.

 
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