COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
PAGARE IL CANONE RAI CONVIENE?. LA PUBBLICITA' TELEVISIVA PER INVOGLIARE GLI UTENTI AL PAGAMENTO E' FALSA, OLTRE CHE IRRITANTE.
CHIESTO L'INTERVENTO DELL'ANTITRUST.
Firenze, 6 Febbraio 1998. Ogni sera, dagli schermi della Rai-Tv siamo inondati da una pubblicita' che ci ricorda che "pagare il canone conviene!": un poco credibile professore universitario -interpretato dal presentatore Mirabella, in un'incredibile "aula abbonandi", interroga il pensionato, la casalinga e una "vamp scema" per farsi dire le modalita' del pagamento dell'abbonamento. Il Mirabella, infine, conclude ricordando la convenienza.
L'Aduc ha presentato denuncia all'Antitrust.
"Sembra quasi che questa pubblicita' consideri gli utenti del servizio radiotelevisivo come dei cretini o degli evasori fiscali". Cosi' il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, presenta la denuncia. "Questo pagamento e' obbligatorio e non una "convenienza" di qualsiasi genere, perche' non e' un abbonamento, ma una tassa sul possesso dell'apparecchio televisivo. Infatti a suo tempo, proprio per impedire che i cittadini che non volevano vedere i programmi della Rai non pagassero l'intero importo di quello che chiamavano abbonamento, ma solo quella piccola parte che rappresentava la tassa, intervenne la Corte Costituzionale per dire che si trattava, complessivamente, di una tassa sul possesso; da qui l'obbligatorieta' del pagamento.
Questa pubblicita' e' irritante, oltre che falsa, perche' inganna l'utente, suggerendo un'alternativa che in realta' non esiste. O si vuole alludere all'evasione fiscale?"