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Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 12 febbraio 1998
FS: TUTTI A CASA

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

FERROVIE DELLO STATO. BLOCCARE TUTTI I PIANI INNOVATIVI E COLORO CHE LI STANNO GESTENDO. RIPENSARE TUTTO IL SISTEMA, PROEITTANDOLO SOLO VERSO LA QUALITA' DEL SERVIZIO. CAMBIARE LA PROPRIETA', PERCHE' QUELLA DI OGGI E' INCAPACE E CRIMINOGENA.

Firenze, 12 Febbraio 1998. E' il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che interviene, dopo l'ennesimo e preannunciato disastro delle Fs.

Lo avevamo gia' detto nelle scorse settimane, e lo ripetiamo ad alta voce: BLOCCARE TUTTO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

La debacle delle Fs e' cominciata in grande stile con il lancio, a giugno del '97, del pretenzioso "piano Eurostar". Gli utenti su alcuni percorsi sono stati obbligati a viaggiare raddoppiando il prezzo del biglietto, mentre la necessita' di dar sempre la precedenza a questi treni, su una struttura viaria insufficiente e non pronta, ha penalizzato il trasporto pendolare, dove puntualmente accadono gli incidenti. Inoltre gli stessi vagoni Eurostar sono spesso una sommatoria di inconvenienti e difetti tecnici, di cui le vittime e gli ostaggi sono sempre gli utenti.

E' chiaro che siano di fronte a incompetenza, arroganza, pretenziosita', ed e' sempre chiaro che la responsabilita' principale e' del ministero del Tesoro, proprietario finto privato di questo "carrozzone". Una proprieta' che non solo ha dimostrato incapacita' di gestione in generale, ma che non promette alcunche' per il futuro: ogni volta che annuncia il raggiungimento di uno dei suoi obiettivi di finto risanamento -come, per esempio, i recenti accordi sindacali sui dipendenti- puntualmente viene smentito dai fatti. Il dubbio che sia sbagliato il metodo, a questo punto, e' piu' che legittimo, anzi necessario.

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo. La ristrutturazione delle Fs non e' un fatto aziendale che riguarda solo numeri che devono tornare e rapporti di lavoro al suo interno, ma e' soprattutto la ristrutturazione di un servizio che deve guardare quasi esclusivamente al servizio che fornisce, e solo su questo deve modellare il suo risanamento. Il treno e' il principale mezzo di trasporto, e il piu' importante per uno sviluppo di una mobilita' compatibile con l'ambiente. Grazie a questa gestione, invece, sta sempre piu' diventando secondario, lasciando posto a sistemi di trasporto piu' costosi per l'utente, piu' inquinanti e quindi piu' costosi per tutta la comunita'. E una cosa cosi' importante non possiamo lasciarla gestire a incompetenti come il ministro Burlando e l'amministratore Cimoli: la coppia beffarda ha gia' provato, ma ora basta: ha sbagliato, troppo.

 
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