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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 12 febbraio 1998
COMUNICATO DELLA LISTA PANNELLA: VIETATA A TUTTI I GIORNALISTI FNSI ITALIANI DAI LORO EDITORI E DIRETTORI LA PRESENZA ALLA CONFERENZA STAMPA DI BONINO, CICCIOMESSERE, DELLA VEDOVA E PANNELLA. IL CONVEGNO "LUNGO UN MESE" SI APRE DOMANI VENERDI 13 FEBBRAIO ALLE ORE 15.00 ALL'HOTEL ERGIFE. RAGIONI E OBIETTIVI.

Roma, 12 febbraio 1998

"CONFERENZA-STAMPA" new-look, per l'Italia 1998. D'obbligo le virgolette. Poiché per stamane, giovedì 12 febbraio alle ore 10.45, in "conferenza-stampa" erano previsti Emma Bonino, Roberto Cicciomessere, Benedetto Della Vedova e Marco Pannella, editori e direttori hanno evidentemente vietato a tutti i giornalisti con contratto FNSI (e a tutti coloro che aspirano a ottenerlo) di venire ad ascoltare le notizie che presentavano e illustravano. Dal Presidente e dal Direttore Generale dell'ANSA, dell'Italia, e delle altre Agenzie, a Editori e Direttori di "Il Corriere della Sera", "La Stampa", "La Gazzetta di Scurcula di Sotto", di "Cominform", di "Repubblica", di "Padania" e di "Tiberinia", di "Sole - 24 Ore" (nuovo organo del nuovo leccapiedismo dalemiano), tutti sono stati ubbiditi prontamente, unica eccezione: Radio Radicale. Eccezione - come è noto - del tutto provvisoria, essendo in via di eliminazione. Sono anche intervenuti due operatori di TG1, in rappresentanza del "servizio pubblico". Assenti, invece,

quelli del "servizio al pubblico" di Mediaset, e di TMC. Bonino, Cicciomessere, Della Vedova, Pannella hanno presentato ugualmente il Convegno che si apre domani, venerdì, alle ore 15.00 all'Hotel Ergife.

Questo Convegno (luogo un mese come da depliant allegato) è nelle nostre intenzioni l'equivalente del primo Convegno sul divorzio, fatto al Ridotto del Teatro dell'Eliseo a Roma, nel 1965, nel quale annunciammo le linee direttrici della "proposta" Fortuna-Baslini e della campagna per la sua approvazione. Allora, in pieno regime democristiano e non ancora in pieno regime partitocratico, la stampa intervenne in massa.

"Le Istituzioni in Rete" è il tema e l'obiettivo di una "grande riforma" delle Istituzioni e ancora più della società italiana. Comporterà immediatamente grandi lotte civili e politiche, con grandi alleanze economiche e sociali, e la possibilità di fare della "rivoluzione tecnologica" una rivoluzione liberale anziché una spaventosa controriforma antipolitica, antidemocratica, antiliberale.

Questa battaglia sarà così "politica", così da subito interferente con gli interessi di regime e di ceto burocratico dominante in Italia, comporterà a tal punto reperimento e destinazione di risorse per decine e decine di migliaia di miliardi, dai "ponti sullo Stretto", alle grandi autostrade telematiche a grande velocità e innervate in centinaia di migliaia di siti, in centinaia di nuove funzioni, renderà a tal punto il funzionamento delle istituzioni ("Radio Parlamento" non è stato che un minimo esempio di quel che occorre fare) interattivo con il controllo delle persone, dei cittadini, a livello di massa da richiedere tutto il nostro impegno, nonviolento, liberante, liberista, libertario, liberale, federalista.

Morale: l'aver vietato e il vietare le conferenze-stampa, la pubblicità, la vita stessa dei "radicali", di Radio Radicale, ancor più di quanto già fatto con i referendum; con la vita del diritto e il diritto alla vita, è stato ed è un riflesso assolutamente comprensibile. Complimenti.

VI ASPETTIAMO, DA SUBITO, AL CONVEGNO "LUNGO UN MESE".

 
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