COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
FERROVIE DELLO STATO. APPELLO AL DR. CLAUDIO DE MATTE': NON ACCETTI LA PRESIDENZA DEL CDA DELL'AZIENDA FS FINCHE' LA STESSA SARA' PROPRIETA' DELLO STATO. NON SI PUO' ESSERE CONTROLLORI E CONTROLLATI NELLO STESSO TEMPO. L'ESPERIENZA DELLA RAI LE DEVE PUR AVER INSEGNATO QUALCOSA.
Firenze, 16 Febbraio 1998. Il presidente nazionale dell'Aduc. Vincenzo Donvito, ha redatto il seguente invito al dr. Claudio De Matte', quotato da piu' parti come futuro presidente del Cda dell'azienda Fs, e che in questi giorni ha detto che fara' sapere cosa intende fare:
" Non accetti quell'incarico, dr De Matte'. Finquando l'azienda Fs avra' come proprietario unico il ministero del Tesoro, il risanamento sara' impossibile. Perche' lo Stato, che dovrebbe controllare sulla qualita' dei servizi erogati al cittadino, non puo' nello stesso tempo essere il controllato. Lei, dr De Matte', ha gia' fatto l'esperienza nel Cda della Rai; i conti li ha fatti tornare, alla fine, ma la Rai e' rimasta la stessa, e quello che sta succedendo proprio in questi giorni ne e' testimonianza: un'azienda sempre piu' allo sfascio, con conti che non tornano di nuovo, una sorta di potere parallelo rispetto a chi invece dovrebbe controllare sulla qualita' del suo servizio. E l'azienda Fs non e' da meno. Lo ha dimostrato in questi giorni, con la politica suicida del suo amministratore Giancarlo Cimoli, spalleggiato dal ministero dei Trasporti, tutti tesi solo a far quadrare i conti e non a fornire un servizio che possa soddisfare le esigenze e le aspettative degli utenti.
Il suo eventuale arrivo alla presidenza del Cda dell'azienda Fs, sicuramente farebbe tornare meglio i conti, ma il suo interlocutore non sarebbe l'utente, ma il potere dello Stato monopolista, per cui sarebbe come la classica rondine che non fa primavera.
Dr De Matte', venga piuttosto a lottare con noi contro l'assurdo sistema dei controlli monopolisti dello Stato, per liberare l'economia e i servizi da quel cappio di interessi corporativi che gli impediscono di essere uno strumento al servizio dei cittadini e non un manganello in mano ai potenti.