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Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 17 febbraio 1998
PT E PRIVATIZZAZIONE

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

POSTE E TEMPI LUNGHI DI CONSEGNA: NON SONO DISGUIDI SALTUARI, MA FREQUENTI. LE SEGNALAZIONI SONO POCHE SOLO PERCHE' GLI UTENTI SI SONO RASSEGNATI. MA C'E' LA SCADENZA DELLA PRIVATIZZAZIONE ......

Firenze, 17 Febbraio 1998. Nei giorni scorsi avevamo segnalato che una corrispondenza consegnata alle Pt, per percorrere duecento metri ci aveva messo due mesi, e che altrettanto era successo ad un'altra lettera che, da Firenze a Firenze passando per Venezia aveva impiegato ben 14 giorni. Nei giorni successivi un quotidiano fiorentino aveva pubblicato la notizia di una cartolina che aveva impiegato quasi dieci anni per giungere a destinazione. E come sempre alle Poste, interrogati, avevano risposto che erano disguidi fisiologici, e che non c'era da allarmarsi.

"Ma cosi', purtroppo, non e'!". E' il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, a parlare. "Spedire una lettera per posta ordinaria e' un gesto che, nell'abitudine quotidiana, e' assimilato ad una sorta di scommessa con la fortuna. La certezza non esiste. La probabilita' e' sovrana. L'utente sa che la protesta non serve a nulla, perche' la risposta e' sempre la stessa: un disguido. E il fatto che non esista indennizzo da parte delle Fs, fa si' che sono poche le segnalazioni di disguidi.

Ma non sempre e' cosi', perche' la sortita dell'Aduc e' servita a qualcosa. Numerose sono le segnalazioni di utenti che arrivano ai nostri uffici. Alcuni esempi: lettera partita dalla provincia di Roma il 29 settembre e giunta a Firenze il 3 novembre; lettera partita dalla Svizzera l'11 dicembre e giunta a Firenze il 4 febbraio; utenti del servizio idrico che pur avendo pagato in tempo la bolletta, in quella successiva si vedono addebitati gli interessi di mora, perche' il pagamento attraverso conto corrente non e' giunto in tempo, e quindi devono contattare l'azienda esattrice, inviare loro fotocopia del pagamento e le bollette devono essere riemesse. Tutte storie dove cose semplici e con costi contenuti diventano complicate, noiose e costose. E chi paga per questo? L'utente ovviamente.

Quindi, altroche' disguidi. E' un pentolone senza fondo. E quando c'e' un minimo di speranza che la segnalazione possa servire a qualcosa, ne vengono fuori a grappoli. Ma restano li', perche', per l'appunto, per le Pt non e' prevista alcuna sanzione.

Questa e' la situazione a meno di due settimane dalla scadenza per la privatizzazione prevista dal Governo. E dovrebbe migliorare? In teoria si', perche' il mercato dovrebbe fare da selezionatore, ma non sara' il nostro caso, perche' le Pt avranno solo un altro gestore, il ministero del Tesoro, che con lo Stato ha molto a che fare. E' quel ministero del Tesoro onnivoro e onnipresente nelle Fs e nell'Agip, per esempio: due crisantemi all'occhiello dell'economia statalista italiana.

In questa situazione chiediamo al Governo un segnale di disponibilita', per nuovi regolamenti che vengano incontro agli utenti penalizzando i disservizi, e monetizzando le scuse. Intanto invitiamo gli utenti a farci piu' segnalazioni possibile sui disguidi, in modo da far valutare la reale situazione a chi dovra' fare le nuove Pt.

 
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