Roma, 17 febbraio 1998
Premesso che con il deposito di questa mattina non abbiamo ancora preso la decisione di aprire la campagna di raccolta delle firme per i nuovi referendum, quando dichiarato da Massimo D'Alema sui quesiti elettorali è del tutto infondato.
Al contrario di quel che pensa il leader della Quercia, infatti, l'approvazione del nostro referendum elettorale che abolisce la quota proporzionale dal Mattarellum è una grande proposta. Per l'Italia una rivoluzione copernicana. Cesserebbe in questo modo il soffocante abbraccio dei partiti e della partitocrazia e il sistema politico sarebbe indotto fatalmente verso aggregazioni più ampie secondo un modello bi o tri partitico che è il nostro da sempre. Non si tratta di premiare "a caso" dei candidati bensì quelli che nei loro collegi abbiano ottenuto il secondo miglior risultato percentuale finendola, finalmente, con le liste preparate nelle sedi dei partiti alla faccia delle scelte libere dei cittadini elettori.
LISTA PANNELLA: DEPOSITATI IN CASSAZIONE 43 QUESITI REFERENDARI
Questa mattina, alcuni militanti della Lista Pannella, tra cui lo stesso Marco Pannella, hanno depositato presso la Cassazione 43 quesiti referendari. Si tratta, nella maggioranza, dei 35 quesiti che nella scorsa estate vennero regolarmente depositati presso tutti i Comuni e le Circoscrizioni comunali d'Italia, tutte le Cancellerie di Tribunali e presso tutti i notai. Da allora restarono a disposizione di tutti coloro, associazioni politiche e imprenditoriali in primo luogo, volessero promuovere le riforme liberali e liberiste ad ogni piè sospinto invocate. Nessuno, però, seppe o volle utilizzare gli strumenti che avevamo fornito.
Tra i referendum che appartenevano al pacchetto dei 35 e che sono stati riproposti oggi, vi sono i due quesiti elettorali - Camera e Senato - per l'abolizione delle liste proporzionali e il recupero dei "migliori secondi" nei collegi uninominali.
Altri quesiti riguardano il finanziamento pubblico ai partiti, la liberalizzazione del mercato del lavoro, l'abolizione degli ordini di farmacisti e notai, la fine del monopolio pubblico nelle assicurazioni sanitarie e contro gli infortuni, alcune modifiche alla legge Merlin, la pubblicità Rai.