non ho parlato di 2 RR ma di 2 radio politiche: una RAI ed una RR.
E' indubbiamente un grande merito dei radicali aver iniziato in Italia le dirette parlamentari, ma ormai mi sembra un'esigenza diffusa e condivisa in quasi tutte le formazioni politiche. Quindi mi pare non ci sia niente di scandaloso se il servizio, ora da tutti voluto, sia realizzato da qualsiasi soggetto (ovviamente la mia posizione e' quella della gara). Penso infatti che sia strano parlare di professionalita' nel campo delle sole trasmissioni parlamentari, oggetto esclusivo della convenzione con il governo. La grande professionatita' della redazione di RR sta invece in tutto cio' che non e' radio parlamento: inverviste, filidiretti, schede di archivio...
Io propongo di andare oltre, per fornire a tutti gli italiani qualcosa in piu': una radio con un palinsesto piu' flessibile in grado di seguire gli avvenimenti dando continuamente la parola ai protagonisti. E quindi congressi, filidiretti, interviste, notizie e molte telefonate, senza filtri, come solo RR sa fare.
I soldi sono indubbiamente un problema: penso che se usassimo le energie spese per difendere RR cosi' come e', per cambiarla, non sarebbe piu' una difficolta' insuperabile.
P.S. mi stupisce che in una conferenza liberale si debba arrivare al limite dell'insulto verso chi esprime le proprie idee, giuste o sbagliate che siano.
--- WinMMMR v2.10unr * Luigi Gerovasi - Pisa