Roma, 26 febbraio 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Nelle prossime ore, tra violazioni del regolamento, assegnazioni in sede legislativa alle Commissioni e sedute notturne, il Parlamento della partitocrazia si appresta a fare scempio - non il primo, non l'unico - tanto della legalità costituzionale quanto di ogni residuo senso di lealtà nei confronti degli elettori.
I partiti, infatti, stanno per attribuirsi un "anticipo" di 110 miliardi provenienti dal bilancio pubblico, facendosi beffe dei contribuenti che si sono ben guardati dal devolvere loro il 4 per mille dell'Irpef e prima che questa bocciatura sia resa pubblica. In più, lo scippo contro l'esito del referendum popolare del '93, viene compiuto nelle segrete stanze del palazzo, senza pubblici dibattiti in aula né, tantomeno, sulle reti "Rainvest".
I presidente della Repubblica e della Consulta intendono assecondare con il loro silenzio questa operazione?
Cosa attende il Ministro Visco a far conoscere i primi dati sulle sottoscrizioni in favore dei partiti, in modo da smascherare questa ipocrisia dell'anticipo salvo conguaglio -che non verrà mai? O il mandato del Parlamento al Governo è proprio quello di prendere tempo per garantire il perfezionamento del "colpo"?
Intanto, la Lista Pannella ha depositato la scorsa settimana un quesito referendario per l'abolizione della nuova legge sul finanziamento pubblico, a disposizione di tutti i liberali e antipartitocratici."