Forse questo sarebbe un momento piu' utile di altri per mettersi in strada "in grande
stile" ma con stile diverso.
Ci sara' a breve la discussione al senato sul fp; la mancanza di parlamentari
impedisce la battaglia dall'interno (per fortuna Taradash c'e', ameno lui), alla gente
la truffa sfugge in quanto tale, inutile illudersi.
C'e' la questione di RR, il digiuno pesa poco perche' nessuno lo sa.
C'e' un possibile referendum sulla legge elettorale, che diventa come nulla
una battaglia di altri, e per altri fini.
C'e' un Polo in piena contraddizione, con un bel po' di persone almeno moderatamente stufe...di
essere moderate, con una parte di elettorato ancora piu' stufa: il popolo di
FI e, per altri versi, di AN, "pannelliano" (un chilo di virgolette, ma forse
e' chiaro).
La bicamerale, non si sa come, andra' avanti...
Essere massicciamente (nei limiti, nei limiti...) in strada ora sarebbe utile.
Ma in modo diverso, "semplificato".
Con un messaggio mirato ai temi immediati, con tutto il clamore e la visibilita'
possibili, ma solo a quelli.
Senza, mi spiego, "tutta per forza" la storia radicale, senza "tutte per forza" le battaglie di sempre.
Senza antiproibizionismo, ad esempio, battaglia trasversale e importante, parallela ma non
necessariamente utile (anzi) se combattuta sempre insieme alle altre.
Senza le lotte trasnazionali del PR, non per trascurarle, ma per esaltarle
in un contesto proprio.
Quei tavoli nei momenti referendari per la cambiare le regole nel nostro paese
erano pieni quasi solo di Tibet, di pena di morte e di cannabis.
Il messaggio fondamentale del momento, e l'urgenza, si diluivano in infinite
bandiere di un paese orientale, in nuvole di fumo, nelle montagne di vecchi opuscoli
fondi di magazzino (non solo ma soprattutto). Ai tavoli c'era "tutto", quindi
c'era poco dell'attuale e dell'immediato, c'era poca chiarezza, poca.
Forse limitati, semplici e limpidi "slogan" oggi sarebbero utili, per far sapere,
coinvolgere, aprire contraddizioni.
Forse serve un messaggio duro, forte, ma piu' facile e scarno.
Sistema uninominale, presidenzialismo vero, informazione, finanziamento pubblico.
Qualche testo di liberalismo e di liberismo: non farebbe malissimo leggerli e farli conoscere.
Internet usato per davvero, in pratica.
Un rapporto continuo con chi e', anche malamente, vicino, o non troppo lontano...
Chissa', forse...