Roma, 3 marzo 1998
Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo:
"Con un'inverosimile e supponente sentenza la nostra Corte Costituzionale, rigettando pochi giorni fa un ricorso presentato dalle Regioni Puglia e Lombardia contro la bocciatura da parte della stessa Corte di cinque quesiti referendari, ha affermato che »contro le sue decisioni non è ammessa alcuna impugnazione, né davanti alla Corte stessa, né davanti ad altro organo perché non è configurabile un giudizio superiore a quello dell'unico organo di giurisdizione costituzionale .
Ora questo è clamorosamente falso visto ad esempio che, in virtù del principio della primazia del diritto comunitario su quello nazionale - principio affermato dalla stessa Corte Costituzionale a partire dalla sentenza GRANITAL del 1984 -, in molte occasioni la Corte di Giustizia dell'Unione europea ha inficiato sentenze emesse dai giudici della Consulta.
Per quanto riguarda poi la Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo, il Comitato promotore dei venti referendum dei Club Pannella ha presentato un ricorso presso la Corte europea dei diritti dell'Uomo avverso una sentenza della Corte al quale è stato appena dato carattere di urgenza. Ricorso, peraltro, ispirato a suo tempo ai ricorrenti, con un intervento su »Repubblica , da un certo Vincenzo Caianiello, Presidente emerito... della Corte Costituzionale.
I giudici della Consulta, a meno di aver decretato anche per loro il dogma dell'infallibilità, hanno perso insomma una buona occasione per stare zitti.
Il problema vero, casomai, é che affermare fesserie, seppur autorevolmente, quello si, non é impugnabile. Ed é un vero peccato."