COMUNICATO DEL COORDINAMENTO RADICALE ANTIPROIBIZIONISTA.La sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile qualunque impugnazione delle sue sentenze e' incredibile e grottesca.
La Consulta non puo' non sapere che il diritto comunitario prevale su quello nazionale e che gia' in passato in varie occasioni la Corte di giustizia europea ha negato la validità di sentenze emesse dalla Corte costituzionale italiana.
Se si osservano le varie ipotesi di riforma del referendum che si sono delineate in questi mesi, dentro e fuori la Bicamerale, la decisione della Consulta puo' intendersi come un passo ulteriore per impedire in futuro, di fatto, il ricorso al referendum popolare, scoraggiando in partenza quei cittadini o quelle forze politiche e sociali che intendessero ricorrere allo strumento principale della democrazia diretta.
Il nuovo regime dei partiti avra' da oggi nei giudici costituzionali i propri "lord protettori" e nel loro presidente un "pontefice massimo" al riparo del "dogma" dell'infallibilita'.