da IL TIRRENO cronaca Cecina Rosignano
mercoledi' 4 marzo 1998
CECINA - Due giorni di digiuno per solidarieta' con il partito radicale e
con Radio Radicale. Andrea Ciandri, capogruppo consiliare della Destra
Liberale Indipendente, ha deciso. Dalla mezzanotte di lunedi' 9 alla
stessa ora di mercoledi' 11 marzo si asterra' dal mangiare, rifiutando
persino i tre cappuccini al giorno consentiti durante questo tipo di
protesta. Solo acqua per lui nelle 48 ore di un'iniziativa che a livello
nazionale, almeno secondo gli obiettivi degli organizzatori, punta a
coinvolgere oltre mille persone. Ciandri ha confermato l'adesione alla
proposta spedendo un fax a Radio Radicale.
Il rappresentante di Destra Liberale Indipendente aveva seguito da
vicino la vicenda di Radio Radicale, l'emittente radiofonica che da
oltre venti anni trasmette i lavori di Camera e Senato, delle
commissioni parlamentari, dei principali partiti, dei piu' importanti
processi, dei convegni di maggiore interesse culturale.
"Un'attivita' - osserva Ciandri - che e' stata svolta gratuitamente per un
lungo periodo e per la quale Radio Radicale riceve adesso un
corrispettivo per i lavori parlamentari su una base di una convenzione
stipulata con il ministero delle Poste".
"Prendo atto della decisione del Governo - dice - di prorogare di un
anno la concessione a Radio Radicale, e dell'iniziativa parlamentare per
affidare il servizio attraverso una gara di appalto aperta ai privati.
Ma sono deluso dal comportamento della Rai che, dopo aver disatteso la
legge Mammi', si e' apprestata ad avviare una Radio Parlamento (una quarta
emittente) che copre solo il 30 per cento del territorio nazionale e con
un alto costo, ricaduto sui cittadini in termine di aumento del canone".
"Assistiamo - continua Andrea Ciandri - al tentativo del Governo di
colpire una radio libera per ottenere il controllo della trasmissione
radiofonica delle sedute parlamentari attraverso l'emittente pubblica di
regime. Un attacco al pluralismo dell'informazione".
Sull'argomento Ciandri ha presentato nell'ultimo consiglio un ordine del
giorno, per spingere il sindaco a sollecitare i parlamentari eletti nel
nostro collegio ad interessarsi della questione, e poter trasmettere lo
stesso ordine del giorno a Camera e Senato, al fine di sollecitare le
procedure per arrivare al voto sulla proposta di legge. Un ordine del
giorno che il consiglio ha respinto. A votare contro sia la maggioranza
(Pds) che Forza Italia.
E' la prima volta che a Cecina un consigliere comunale attua un digiuno
per protesta.