Conferenza Rivoluzione liberale |
Vernaglione Piero
- 4 marzo 1998
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Dunque, se non ho decrittato in maniera superficiale le parole di Pannella, nonostante il rinvio alla conferenza del 13-16 marzo, di fatto mi sembra che si sia deciso di non partecipare all'iniziativa referendaria sulla legge elettorale. Dalle dichiarazioni di ieri e di oggi di Pannella si può dedurre che il rifiuto riposi su due ordini di considerazioni: 1) alcuni esponenti del comitato promotore, già adusi a comportamenti partitocratici, utilizzerebbero il referendum come strumento di un'asfittica lotta di potere, in particolare per ottenere doppi turni o simili soluzioni pasticciate; 2) il comitato promotore legittimerebbe di fatto le passate sentenze della Corte Costituzionale, e, trascurando in tal modo il problema politico gigantesco della legalità e del rispetto dello stato di diritto in questo paese, collocherebbe l'iniziativa stessa in un ambito che non si configura come radicalmente alternativo rispetto al regime e al sistema di potere vigente. |
Non ho una posizione "forte" né a favore né contro la partecipazione all'iniziativa, ma vorrei sollecitare l'opinione degli altri conferenzieri sulla decisione assunta, che è a mio avviso comunque piena di conseguenze sia per le nostre prospettive future sia per la possibilità di inserirsi e incidere nel quadro politico attuale. |
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