il problema piuttosto che la giurisprudenza della corte , alla quale non si puo' non riconoscere dignita' giuridica, (sono da quartio mondo gli ordinamenti di common law o il principio dello stare decisis!?) e' che i giudici sono espressione massima e non potrebbe essere altrimenti, di un regime e di un potere politico(quindi anche sue strutture giuridiche) refrattario (qualsiasi potere per definizione lo e') a riforme od evoluzioni che di per loro scardinerebbero il potere di cui sono espressione e custodi.Che si condivida o meno il principio kelseniano di controllo di costituzionalita' e di corte costituzionale.