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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 16 marzo 1998
LISTA PANNELLA: LETTERA APERTA A MASSIMO D'ALEMA

Roma, 16 marzo 1998

Nel corso dei lavori del Convegno "Quali lotte e leggi subito per la Rivoluzione tecnologica, per la Rivoluzione liberale" Marco Pannella, Rita Bernardini e Paolo Vigevano hanno inviato la seguente lettera aperta a Massimo D'Alema e Marco Minniti:

"1300 cittadini in Italia stanno portando avanti uno sciopero della fame per la libertà, la legalità dell'informazione e per Radio Radicale, per dare così anche corpo e forza alla necessaria, improcrastinabile difesa del diritto, delle libertà e della democrazia. Alcune decine di loro dall'inizio del 1998 hanno digiunato e stanno digiunando da oltre 40 giorni.

I dati trasmessi dal Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza alla Presidenza del nostro Convegno confermano e peggiorano in modo drammatico i dati dell'ostracismo - cioè di pericolosa e odiosa violazione della Carta fondamentale e dei diritti civili e politici dei cittadini oltre che di esplicito arrogante rifiuto di applicazione di specifiche, perentorie normative di indirizzo della Commissione Parlamentare di Vigilanza, cioè del Parlamento - della RAI-TV nei confronti del movimento radicale e di Marco Pannella, dati che Lei ebbe la cortesia di leggere nel novembre dello scorso anno e che la portarono per la prima volta ad un incontro presso la nostra sede di Via di Torre Argentina a Roma.

Signor Segretario, con la nuova Direzione e Presidenza, con il nuovo C.d.A. della RAI-TV i dati sono da allora peggiorati, se si può parlare di peggioramento quando la cifra della nostra possibilità di parola e di immagine è zero, spesso senza più "virgola".

Oggi siamo allo ZERO VIRGOLA UNO, per i telegiornali, e zero per gli altri spazi informativi e di dibattito.

La Commissione Parlamentare di Vigilanza, emendando la Risoluzione Falomi (senatore e capogruppo del PDS) che definiva semplicemente "insufficiente" l'informazione della RAI-TV sulle nostre battaglie, ha all'unanimità sancito che la Rai non ha ottemperato agli indirizzi e alle "riparazioni" richieste dal Parlamento al Servizio Pubblico. Ma per il Senatore Falomi la spiegazione è che noi probabilmente non siamo "notiziabili". Ecco una innovazione storica: le minoranze oppresse e discriminate si chiameranno "non notiziabili". Intanto, forti espressioni del Partito-Rai e dell'oscuro mondo che aggrega, hanno decretato che il servizio pubblico svolto da 20 anni da Radio Radicale deve anch'esso, al pari di tutta la nostra storia, essere definitivamente cassato, eliminato. Può chiedere informazioni, in proposito, ad altro esponente del suo partito, il Sottosegretario Vincenzo Vita. La preghiamo di non sottovalutare i rischi sempre più forti dell'impossessamento anche dei propri partiti oltre che della concreta oper

a di governo da parte di questi nuovi poteri eversivi e antidemocratici.

Signor Segretario, Le preannunciamo che giovedì prossimo ci ritroveremo a Roma davanti alla sede nazionale del suo partito per rappresentarle la violenza e la clandestinizzazione alle quali siamo inchiodati e quello che con noi diventano la libertà e il diritto nel presente regime, che appare sempre più espressione di una società profondamente liberticida. Altri militanti prenderanno iniziative analoghe in altre città d'Italia.

L'immagine, l'identità, l'onore, la reputazione, la libertà della storia radicale e di chi la rappresenta sono sempre più somiglianti a quelli di internati nei campi di concentramento o nei gulag, che si manifestano con atroce attualità non solamente in Cina, in Medio Oriente, nell'ex Jugoslavia, in Burundi e in molte altre contrade del mondo contemporaneo: come quegli internati siamo dei dissenzienti rispetto a questo regime.

Signor Segretario, ci vediamo, se lo vorrà, giovedì prossimo."

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