DEI NON NOTIZIABILIPer la Libertà e la Legalità dell'informazione
e per Radio Radicale
ROMA - SENATO DELLA REPUBBLICA
Corso Rinascimento
DOMANI, MERCOLEDI' 18 MARZO
ORE 11.00 E ORE 14.15
(aderisce il senatore della Lega Roberto Castelli)
In occasione della ripresa del dibattito in Commissione Lavori Pubblici del DDL riguardante Radio Parlamento e Radio Radicale, si terrà davanti al Senato la prima manifestazione dei Non Notiziabili. Il nuovo termine è stato coniato dal senatore pidiessino Antonello Falomi alcuni giorni fa in Commissione Parlamentare di Vigilanza quando si discuteva della mancata ottemperanza (per Falomi si trattava di insufficienza) da parte delle Rai-Tv delle delibere della Commissione che richiedevano "trasmissioni" di riparazione per risarcire, almeno in parte, i riformatori dell'ostracismo - continuato e aggravato con i nuovi vertici RAI - del Servizio Pubblico radiotelevisivo. Falomi giustificava questo comportamento della Rai-Tv e di Mediaset con la NON NOTIZIABILITA' delle iniziative, delle lotte e delle battaglie radicali come quella - tuttora in corso - di sciopero della fame di 1300 cittadini per la legalità, la libertà dell'informazione e per Radio Radicale.
Analoghe manifestazioni si svolgeranno davanti alle sedi Rai di altre città italiane.
Si ricorda altresì che Giovedì 19 sit-in dei "Non Notiziabili" si terranno davanti alle sedi del PDS di alcune città italiane: a Roma, alle ore 16.00, davanti alla sede nazionale in Via delle Botteghe Oscure. Proprio ieri Pannella, Vigevano e Bernardini hanno indirizzato una lettera aperta a D'Alema preannunciando l'iniziativa. "Ecco un'innovazione storica - hanno scritto a D'Alema i tre esponenti riformatori - le minoranze oppresse e discriminate si chiameranno "non notiziabili". Intanto, forti espressioni del Partito-Rai e dell'oscuro mondo che aggrega, hanno decretato che il servizio pubblico svolto da 20 anni da Radio Radicale deve anch'esso, al pari di tutta la nostra storia, essere definitivamente cassato, eliminato. Può chiedere informazioni, in proposito, ad altro esponente del suo partito, il sottosegretario Vincenzo Vita".