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Conferenza Rivoluzione liberale
Colombo Emilio - 18 marzo 1998
Diffida al Corriere della Sera

Milano, 18 marzo 1998

Oggetto : intervista sul numero di Sette in uscita il 19/3/98

Scrivo in nome e per conto del sig. Emilio Colombo, in relazione ad una intervista da questi rilasciata al Vostro collaboratore Agostino Gramigna, pubblicata a pag. 92 della rivista Sette in uscita domani 19 marzo 1998.

Essendo il numero in questione già stato presentato al pubblico, nel corso di un incontro tenutosi in data 16/3 u.s. presso il "Piccolo" di Milano, il mio assistito ha avuto l'opportunità di leggere l'articolo, il cui contenuto contesta integralmente, ad eccezione delle parti pedissequamente copiate da un precedente articolo, a firma Sebastiano Messina, apparso a pag. 17 del quotidiano "la Repubblica" del 20/2 u.s.

L'"intervista" si basa infatti su domande che non sono mai state poste e su risposte che, ovviamente, non sono mai state date ; le affermazioni attribuite al sig. Colombo sono completamente inventate o manipolate al punto da fargli dire l'opposto di ciò che era nelle sue intenzioni (ad esempio il giudizio sulla Facoltà di Scienze Politiche).

Inoltre, il sig. Colombo aveva espressamente chiesto che non fosse pubblicata la fotografia che lo ritrae con un manifesto riguardante una manifestazione di parecchi anni fa ma, puntualmente, nonostante le foto a disposizione fossero diverse, l'immagine che appare in testa all'articolo è proprio quella.

Il comportamento del Vostro collaboratore è sicuramente censurabile sotto il profilo della violazione dell'art. 2 della Legge Professionale dei Giornalisti 3 febbraio 1963, che impone al giornalista "il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri di lealtà e buona fede ".

Peraltro, il Gramigna aveva espressamente garantito al mio assistito la possibilità di visionare l'articolo prima della sua pubblicazione, cosa che poi non ha fatto.

Per tutto quanto sopra esposto, Vi diffido formalmente dal pubblicare dello articolo, riservandomi, in mancanza, di adire le competenti sedi per la tutela dei diritti del mio assistito ed il risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi.

Distinti Saluti.

Avv. Patrizia De Luca

 
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