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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Paolo - 20 marzo 1998
DDL 3053 RESOCONTO 1 COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI SENATO DEL 19 MARZO 1998
AFFARI COSTITUZIONALI (1^)

GIOVEDI| 19 MARZO 1998

231 Seduta

Presidenza del Presidente

VILLONE

Intervengono i sottosegretari di Stato per le comunicazioni Lauria e per l'interno Vigneri.

La seduta inizia alle ore 15,20.

IN SEDE CONSULTIVA

(3053) Remunerazione dei costi relativi alla trasmissione radiofonica dei lavori parlamentari effettuata dal Centro di produzione S.p.A.

(3075) CASTELLI - Nuove norme in ordine alla trasmissione radiofonica dei lavori parlamentari

(Parere alla 8 Commissione: seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame sospeso nella seduta del giorno precedente.

Il sottosegretario LAURIA ricorda che il disegno di legge del Governo origina da un ordine del giorno approvato alla Camera dei deputati da tutti i Gruppi nel corso della precedente sessione di bilancio, nel quale si prescriveva una procedura di gara per l'affidamento del servizio. Il Governo è convinto che la tematica non sia riconducibile alla normativa europea in materia di appalto di servizi, bensì piuttosto all'articolo 21 della Costituzione con le connesse implicazioni. Segnalato poi che la disciplina prevista ha un carattere transitorio, si sofferma sul contratto di servizio stipulato con la RAI, assicurando che il testo del disegno di legge è suscettibile di quei miglioramenti che dovessero rendersi opportuni in relazione all'andamento dei lavori parlamentari. In merito alle osservazioni svolte dall'Autorità garante, ritiene che si tratti di un contributo da valutare con attenzione nell'autonomia dei rispettivi ruoli, per quanto siano state tenute presenti più l'esigenza di determinare un regime di c

oncorrenza che quelle legate all'imparzialità e al pluralismo informativo.

Il senatore ELIA sostiene che la pubblicità delle sedute parlamentari, prescritta dall'articolo 64 della Costituzione, apparirebbe in contrasto con lo stabile affidamento delle trasmissioni ad un singolo operatore, senza nemmeno la previa esplicazione di una gara. Viene inoltre in questione la nozione stessa di servizio pubblico, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale, per cui è opportuno approfondire alcuni aspetti del disegno di legge, che trascendono anche le intese intervenute tra il Governo e le parti politiche.

Il senatore LISI manifesta forti perplessità circa la costituzionalità della normativa prevista in relazione alle modalità di gara, con riferimento soprattutto al comma 2, lettere c) e d). In tale procedura appare evidente che la concessionaria pubblica parte nettamente favorita, una volta che si considerino la sua potenzialità economica ed il budget pubblicitario. Dovrebbe essere quanto meno precisato che per investimenti effettuati si intendono quelli rivolti specificamente al settore radiofonico. Non sono nemmeno soddisfacenti il criterio del sessanta per cento del numero di ore complessive, da dedicare alla sedute di Assemblea, né quello successivo relativo alle interruzioni pubblicitarie, il quale ultimo soprattutto nella gara favorisce gli operatori che dispongono di più rilevanti risorse pubblicitarie. Occorre altresì stabilire necessari controlli sull'imparziale gestione del servizio, dicendosi egli dubbioso dell'effettività di una vigilanza svolta dai Presidenti di Assemblea oppure da una Commission

e parlamentare. Conclude ritenendo indispensabile un ulteriore approfondimento riguardo ai problemi di costituzionalità appena segnalati.

Il presidente VILLONE rinvia quindi il seguito dell'esame congiunto, che potrà proseguire in una successiva

seduta, tenendo conto dell'andamento dei lavori dinanzi alla Commissione di merito.

La seduta termina alle ore 16.

 
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