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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Web - 20 marzo 1998
904, 19-Mar-98, 19:42, zeno111@hotmail.com, Web.Clubp, *, +
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Caro Rino,

sono contento che tu mi abbia risposto con tanta sollecitudine e

disponibilit . Ho capito il senso dell'iniziativa ed ho inviato l'E-mail

che voi non riceverete solo perch non mi riuscito il collegamento

dalla vostra pagina.

Ciao,

Giacomo

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906, 19-Mar-98, 20:03, r.viviani@agora.stm.it, Web.Clubp, *, +

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Professor Sartori, lei si sta distinguendo come Killer di regime in quanto "al di sopra di ogni sospetto".

Da cittadino del sud, purtroppo abituato a certi metodi che non definisco perché non vorrei essere offensivo, posso solo spiegare così i suoi insulti, senza peraltro diritto di replica.

La invito a chiedersi se quello che sta facendo le serve.

Saluti.

***

907, 19-Mar-98, 20:06, francesco.sciocchetti@gmx.net, Web.Clubp, *, +

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Chiar.mo Prof. Sartori,

sono un umile studente di ingegneria che qualche anno fa ha contribuito

a raccogliere le firme per i referendum erroneamente noti come

"referendum Segni". Erroneamente perche il movimento radicale prima, la

lista Pannella poi, li ha proposti invano per anni fino aquando il

Mariotto nazionale si deciso a farli propri.

Tutto ci che venuto dopo il massiccio consenso popolare a quei

quesiti storia nota.

Nonostante che per i docenti universitari sia in uso l'appellativo

chiarissimo, Ella dimostra di avere le idee alquanto confuse. Non solo.

Dimostra anche una somma arroganza "cattedratica". Infatti, Marco

Pannella non ha mai obbligato nessuno, tantomeno Lei, a sottoscrivere le

tante proposte referendarie depositate di recente in Cassazione. Il

tanto vituperato Pannella si limitato appunto a depositarle ed a

chiedere il sostegno di Partiti, Associazioni di categoria e quant'altro

sui referendum da questi soggetti politici condivisi.

Non vorrei tornare sulla antica storia dei referendum troppo numerosi,

ma il suo saccente disprezzo per questa manifestazione democratica mi

costringe a farlo. Se in questo paese non si fa altro che dire che ci

sono troppe leggi e molte cose da riformare, se questa classe di

politicanti non si muove in questo senso, cosa ci resta da fare se non

ricorrere all'arma referendaria? Per fare solo un esempio, Le faccio

notare che molti miei coetanei aspettano ancora, invano e dopo troppi

anni, la riforma del servizio civile. Ebbene, se l'ultima tornata

referendaria (in cui i quesiti erano meno di quelli del '93, che non

furono proposti solo da Pannella, ma anche da altri soggetti politici)

non fosse stata fatta naufragare dai catastrofisti anti-referendari,

adesso questi ragazzi avrebbero un servizio civile pi· "civile".

Inoltre, anche nella penultima consultazione, i quesiti "pannelliani"

erano una minoranza. Furono proposti dal PDS (TV e dintorni), da Verdi e

Rifondazione Comunista (sidacati) e qualcuno dalla Lega. Forse quando

aproporli sono anche gli amici del suo "figlioccio" Passigli i

referendum vanno bene, mentre quando a proporli quel figlio di n.n. di

Marco Pannella (e non solo lui) non s'hanno da fare?

Tutto ci considerato, se Segni, Di Pietro, Passigli, Occhetto e

compagnia sono in grado di mettere in piedi una struttura in grado di

raccogliere le firme, lo facciano. In realt , costoro, a me paiono

generali senza esercito, cui piacerebbe sfruttare la competenza, la

abnegazione, la manodopera delle truppe "pannellate" per i propri scopi.

Se lo scordino. E se lo scordi anche Lei! Sar un illuso, e come me

tanti altri, ma la mia professionalit non la spreco per battaglie che

non sono le mie, come quella per il doppio turno.

A proposito del "Suo" Stefanino, che cresciuto bene seguendo le Sue

lezioni, mi dica quante riforme di peso riuscito ad introdurre in

Italia? Quante? Eppure da parecchio tempo che siede in Parlamento...

Concludo facendoLe ulteriormente notare la Sua confusione. Le cito una

frase del Suo editoriale:

"Ma il fatto , onorevole Bertinotti, che in Inghilterra i partiti sono

fortissimi senza proporzionale. E sostenere che i Paesi maggioritari

(ivi inclusi gli Stati Uniti) ledono la democrazia davvero esagerare".

Penso che si commenti da sola. Come mai ha preso ad esempio solo quei

due paesi che hanno il famigerato monoturno. E la sua amata Francia?

Forse rimasta, per un lapsus, nella Sua penna.

Un monoturnista incallito,

Francesco Sciocchetti

Viale Trieste, 122

61100 - PESARO

908, 19-Mar-98, 20:11, gsanna@smra.co.uk, Web.Clubp, *, +

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Egregi Signori,

Vi mando questo messaggio in relazione all'articolo di Giovanni

Sartori sui referendum che ho trovato notevolmente e ingiustificatamente

offensivo nei confronti di Marco Pannella e dei Riformatori. Quando

ancora vivevo in Italia, ricordo una trasmissione in cui Sartori,

collegato da non so dove negli Stati Uniti, si lamentava scherzosamente

del fatto che per rispettare il contratto con Il Corriere fosse

obbligato a produrre un numero esorbitante di articoli anche quando non

c'era in giro nessun argomento veramente interessante (che si deve fa'

per mangiare). Adesso penso di capire appieno quello che Sartori

intendeva quella sera. Forse una diminuzione del numero di pezzi

sarebbe salutare per la sua vena creativa e per il contenuto del

Corriere, che ricevo regolarmente ogni giorno.

Cordiali Saluti

Gianluca Sanna

909, 19-Mar-98, 20:55, hmalb@tin.it, Web.Clubp, *, +

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Salve, sono un appassionato lettore del Corriere. Non so se scrivo

all'indirizzo competente, comunque mi premeva far sapere che la canzone

"Sunday bloody sunday" non e' di John Lennon, bensi di U2, i quali l'hanno

pubblicata nell'84, quando ormai il povero leader dei Beattles era da tempo

passato a miglior vita. Mi riferisco all'articoletto della pagina degli

spettacoli del 19/3, accanto a quello principale su Elvis.

910, 19-Mar-98, 20:57, pannokia@hotmail.com, Web.Clubp, *, +

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dov'e` la replica di Marco Pannella??????

Pannella=desaparecido

De bortoli=Pinochet

caro direttore ,

speriamo che almeno lei non la facciano senatore a

vita appena abbandona le forze armate( leggi il Corrire della Sera).

cordialmente

Paolo Dini

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912, 19-Mar-98, 22:53, M.Pizzi@agora.stm.it, Web.Clubp, *, +

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Forse pochi si accorgono che un poco alla volta state distruggendo e

rinnegando le tradizioni di liberta' del primo quotidiano italiano.

Nei primi anni venti stava accadendo la stessa cosa, lo si legge su

molte fonti.

E volete "sfasciare" Marco Pannella.

Almeno lasciatelo parlare ! Non e' notiziabile, vero ?

Grazie,

Mario Pizzi, Roma

913, 19-Mar-98, 22:58, pangloss@rocketmail.com, Web.Clubp, *, +

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Al direttore de Bortoli.

GENTILE DIRETTORE, sono un lettore del Corriere da

parecchi anni, tra l'altro fui io a convincere mio

padre a passare da La Reupplica al Corsera.

Oggi devo rendermi conto che la linea editoriale del

giornale, di quello stesso che con la direzione Mieli

ha raggiunto stabilmente la prima oposizione tra i

giornali italiani per vendite, divenuta

intollerabile, peggiore che mai: intesa solo a dare

spazio a potentati e potenti, gente a la mode che non

per questo non sa esprimere che idee vecchie e stanche.

Il giornale non ha piu' idee n sa raccontarle ed

anche i lettori se ne accogono se, come dice

l'Audipress, perde lettori nonostante il tubillon di

gadget.

A me il giornale non piace pi· ed a tanti come me.

Da lettore poi sono esterrefatto dello spazio

concesso a Sartori col solo scopo di sparare piombo

supponente e stupido su Marco Pannella e le

convinzioni, le idee e le battaglie di uno minoranza

che credo qualche merito in questo paese l'abbia

guadagnato e che oggi di risposta si vede condannata

ad un genocidio culturale continuo e feroce. Credo

che chi e' dalle vostre colonne semplicemente

contumeliato (e col pezzo che in un giornale ne

rappresenta la linea comune!) abbia perlomeno il

diritto di difendersi e di replicare. E non ci

appelliamo ai Voltaire che non siete e non

riuscireste mai ad essere ma ad uomini che spero

ancora abbiano il senso del giusto, almeno di quello

strettamente tale, se diritto e legalit appartengono

ad altre culture, ad altri paesi.

Amedeo

Barletta (studentedigiurisprudenza)

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DO YOU YAHOO!?

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914, 19-Mar-98, 23:55, l.cenni@inet.it, Web.Clubp, *, +

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All'attenzione del Direttore del Corriere della Sera:

Dopo l'infelice articolo del prof.Sartori non stata data la

possibilit a Marco Pannella di replicare alla vergognosa serie di

insulti pubblicati dal suo quotidiano; le scrivo la presente per

chiederle di rendere giustizia ai suoi lettori ed a pubblicare la

replica di Pannella che le stata inviata. Grazie e cordiali saluti.

Lorenzo Cenni

915, 20-Mar-98, 02:57, valentin@intercity.it, Web.Clubp, *, +

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Il corriere della sera in perfetto stile di censori dell'informazione, passa sopra le pi· elementari regole della decenza prima che dell'etica professionale, negando il giusto spazio di replica a chi avrebbe qualcosa da dire. Ancora una volta si ha paura del conoscere per deliberare......complimenti!

916, 20-Mar-98, 11:45, mrcpat@tin.it, Web.Clubp, *, +

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Vorrei sapere per quale motivo un giornale che si atteggia a liberale come

il Corriere della Sera si permesso di non concedere il diritto di replica

a Marco Pannella, sommo pontefice del liberalismo italiano, dopo

l'ingiurioso articolo del prof. Sartori.

Anche se alcune delle idee espresse nell'articolo possono essere nella

sostanza in parte condivisibili , non lo sono certo nella forma. Un giornale

che

censura, come gli altri, insistentemente e pervicacemente una parte cos

importante della storia, della culturta e della politica del nostro paese,

come la storia, le battaglie e le posizioni del Partito Radicale, potrebbe

almeno sprecarsi a pubblicare una replica.

A Sartori vorrei solo dire che non ha il monopolio della verit...

in fatto di legge elettorale, come non lo ha Pannella. Altrimenti anche il

nobile professore diventa "catafratto, corazzato nelle sue fissazioni" e ,

aggiungo io, anche un po' arteriosclerotico oltre che arrogante e

presuntuoso.

Caro nostro Platone della politica italiana, sappia che, come diceva Popper,

Platone stato il primo grande totalitario.

Marco Paternostro

Partito Radicale Transnazionale Transpartito

917, 20-Mar-98, 12:02, J.Fischetti@agora.stm.it, Web.Clubp, *, +

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Date spazio per la rettifica a Marco Pannella.

La legge lo impone, e un certo stile anche. Per lo stile non ci conto piu',

e la legge troppo spesso trova i suoi custodi disattenti o impegnati in

altro. Ma che voi di questo approfittiate per comportarvi come dei veri

teppisti della disinformazione e' desolante.

Il corriere della sera maggiore quotidiano italiano? Solo un ricordo,

antico.

John Fischetti

--- MMMR v4.80reg * Gutta cavat lapidem

918, 20-Mar-98, 12:49, milkof@tin.it, Web.Clubp, *, +

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Milko Ferrini da Livorno,

Questa la seconda e-mail inviata a voi del corriere e come ho detto nella

precedente in qualit di studente di Scienze politiche ho spesso utilizzato

testi del prof.Sartori.Tengo a ribadire con la presente che giudico un passo

veramente falso ed una brutta caduta di stile quanto da lui affermato (e da

Voi pubblicato) in relazione al referendum.

In Italia l'uso distorto non quello del referendum bensi' quello del

potere usato a proprio vantaggio dalle diverse forze politiche:inammissibile

infatti quanto accaduto a proposito dell'anticipo sul "nuovo"finanziamento

pubblico che ha palesemente(non infatti necessario essere giuristi per

capirlo)contraddetto la volont del popolo sovrano espressa col referendum

relativo.

Ma sarebbe un passo falso anche il mancato diritto di replica a Marco

Pannella, colui che stato cio accusato dell'uso distorto dello strumento

referendario.

Dimostratevi semmai ve ne fosse bisogno, al servizio della corretta

informazione e dalla parte del cittadino!!!!!

Milko Ferrini

studente , da Livorno

919, 20-Mar-98, 13:01, r.spagnoli@agora.stm.it, Web.Clubp, *, +

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Al Direttore del Corriere della Sera

Egregio Direttore,

il rancoroso attacco del professore Sartori contro Marco Pannella pubblicato dal Suo giornale lo scorso 14 marzo, non e' che l'ennesima puntata della lotta tutta personale, non priva di aspetti grotteschi, che da anni Sartori conduce contro Pannella dalle pagine del Corriere. Ancora una volta, il Suo giornale non ha ritenuto necessario, anche solo per rispetto della legge, ospitare una replica di Marco Pannella ad un articolo particolarmente oltraggioso nei confronti della sua persona e della sua storia politica. Comincio a pensare che il ventennio fascista o gli anni della P2 non rappresentino piu' i peggiori momenti della storia del Corriere.

Roberto Spagnoli, Roma

 
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