921, 20-Mar-98, 17:06, p.vagliasindi@agora.stm.it, Web.Clubp, *, 1141,
---------------------------------------------------------------
IV Messaggio
Continuo ad aspettare un articolo di fondo di Pannella in risposta al
diffamatore toscano da voi supportato.
Paolo Vagliasindi
Parkallee 11
28209 Bremen
Germany
922, 20-Mar-98, 17:49, tommasin@dimi.uniud.it, Web.Clubp, *, 1182,
---------------------------------------------------------------
Egregio direttore del Corriere della Sera,
attendo ad ore la comparsa, nel suo giornale, appaia la dovuta replica
di Marco Pannella all'articolo di Sartori.
Ho fiducia in lei e spero che non tradisca la buona fede di un lettore
del Corriere della Sera.
Mi auspico che questa possa essere l'ultima mail in tal senso.
654, 20-Mar-98, 23:59, l.cenni@inet.it, Web.Clubp, *, +
--------------------------------------------------------------------------------
Ancora non stata data la possibilit di replicare a Marco Pannella
all'orrendo articolo del prof.Sartori.Non pensate che tale situazione
non degna di un quotidiano serio e rigoroso?Lorenzo Cenni
655, 21-Mar-98, 00:12, gamd@workline.it, Web.Clubp, *, +
--------------------------------------------------------------------------------
Grazie per il diritto replica concesso a Marco Pannella
Estratto da un manuale di storia
Dopo la crisi storica della sinistra verso la fine del secondo millennio,
gli esponenti politici che della sinistra erano sempre stati i principali
esponenti riuscirono a riciclarsi dando un po' di belletto alla proprie
ideologie ma continuando sempre pi· nel loro fine di conquista del potere e
della ricchezza personale. La situazione precipit quando costoro, credendo
di forzare l'economia cercarono di unificare l'unit base di interscambio
(che allora era chiamata moneta) nelle zone dove la sinistra credeva di
aver il maggiore controllo. Ciechi, nel loro intento di predominio, giusto
allo scadere del millennio riuscirono a realizzare i loro progetti. Il
giorno stesso dei festeggiamenti gi alcuni nodi vennero al pettine e ben
presto si arriv , dapprima, al fallimento di aziende di media dimensione e
poi alla chiusura di grandi gruppi industriali che spostarono tutte le loro
attivit in aree pi· redditizie del pianeta. La conseguente disoccupazione
e la prepotente pressione demografica del sud del pianeta provoc
inizialmente un pesante ripopolamento delle campagne che, per colpa di
un'agricoltura ormai non pi· tecnologicamente valida, non riuscirono a pi·
a coprire il fabbisogno alimentare della regione che allora era
identificata con il nome di "Europa". La conseguenza di tutto ci furono
lotte tribali per la difesa di territori che diventarono sempre pi·
frammentati, i grandi raggruppamenti urbani (citt ) dopo una breve fase di
decadenza furono sostanzialmente depredate e ridotte a rovine. La prima
citt a subire tale trattamento, dove ora sono state scoperte le rovine pi·
antiche, si trovava in una penisola dalla curiosa forma di stivale. Qui,
dai rarissimi documenti storici ritrovati, si deduce anche che si svolsero
le lotte pi· cruente. Sembra quasi che buona parte delle popolazione si sia
accanita contro la citt , quasi questa fosse la causa principale di tutti i
loro mali. L'unica ipotesi plausibile quella che fa risiedere in quei
luoghi il centro direzionale della regione e quindi la citt sia stata
identifica con i dirigenti stessi i quali, comunque, dall'analisi di alcuni
resti umani sembrano, se mai possibile, aver subito una sorte peggiore
della citt stessa. Essendo comunque il pianeta un sistema chiuso, nel
primo secolo del terzo millennio, la crisi economica e sociale si estese
all' intero pianeta, crisi che risult cos grave da portare la popolazione
terreste da circa 10 miliardi di persone (o poco meno) a qualche centinaia
di milioni nel secondo secolo del terzo millennio. Da questo inFausto
periodo, ricordato come "Neo Medio Evo" l'umanit riusc a risollevarsi
solo dopo alcuni secoli ed il fenomeno descritto ormai il classico
esempio di come il pensiero possa essere l'arma pi· distruttiva
dell'universo.
JD 3180702.506
Non notiziabile n. 3.141.592.653
656, 21-Mar-98, 00:14, MD5850@mclink.it, Web.Clubp, *, +
--------------------------------------------------------------------------------
permettete la replica a pannella!!!!!!
657, 21-Mar-98, 00:28, johndriver@yahoo.com, Web.Clubp, *, +
--------------------------------------------------------------------------------
Caro direttore,
anche oggi ho sfogliato speranzoso il Suo "corrierone"ma
la speranza e` restata tale visto che di Pannella non c'e` traccia.
Non sara` mica che fra qualche giorno ci darete la prova in vita di
Pannella mandandoci un pezzo di orecchio???( leggi il solito
trafiletto a pagina 17,12,21....)
ossequi
Paolo Dini
_________________________________________________________
DO YOU YAHOO!?
Get your free @yahoo.com address at http://mail.yahoo.com
661, 21-Mar-98, 03:04, mfrizzi@tin.it, Web.Clubp, *, +
--------------------------------------------------------------------------------
Si oggi ripetuta una aggressione che dura da troppo, che va
finalmente fatta terminare. Sono ormai molti anni
che, senza offrirmi
possibilit alcuna di replica, sparandomi addosso
il piombo di
incredibili insulti, falsit , contumelie, con
articoli di fondo, nel
contesto di un pi· generale ostracismo e di
censure che i lettori ben
conoscono, il "Corriere della Sera" mi incrimina
per reato d'opinione:
quella stessa opinione che il Senatore Giovanni
Agnelli e il
Presidente della FIAT Cesare Romiti ("sarebbe
opportuno adottare il
sistema elettorale maggioritario anglosassone") in
settimane recenti
hanno affidato ai media non solo italiani, che
condivisa dalla
immensa maggioranza dell'opinione pubblica e
aborrita dalla
partitocrazia e dal suo sistema di potere.
Non importa quali siano la firma, l'autore
preferito per questi processi
sommari ed esecuzioni stile Chicago anni '30.
Chiunque s'accanisca
sadicamente contro l'ostaggio incatenato e
imbavagliato che la gang
gli consegna, cos garantito d'impunit , e senza
rischi di reazione,
pu chiamarsi come vuole, ma non che una
comparsa. Insistendo
nell' ipotesi, se e quando tale evento si
verificasse, l'autore potrebbe
pure essere - chess - un professore, ma tale
comportamento mi
parrebbe umanamente come quello di un povero
bischero,
politicamente come un epifenomeno di corte e di
cortile.
Importa, invece, che questa campagna de "Il
Corriere della Sera"
avvenga sotto diverse Direzioni, prova che si
tratta di una politica
editoriale, cio in primo luogo degli editori.
Visto chi sono costoro, e
quanto surricordato, ci troviamo forse dinanzi ad
un personaggio
classico: quello dell'eautontimorumenos, del
punitor di se stesso. O
che altro? E inutile anche semplicemente tentare
di rispondere
puntualmente all'articolo. Nelle sole prime 15
righe gli insulti sono
mezza dozzina, e lo spazio complessivo di 15
volte quelle righe.
Grazie a quanto qui sopra gi scritto pu bastare
precisare che la
"nuova dissennata sventagliata di 45 referendum"
non altro che la
forma di quesiti referendari dati ai "cahiers de
dol ances", ai
quaderni di doglianze, a puntuali obiettivi di
riforme politiche e
legislative che combattiamo anche con iniziative
politiche,
legislative, nonviolente, e che mettiamo cos a
disposizione di chi
voglia, fornendo alla "societ civile" il know-how
radicale per
manifestarsi, difendersi, e realizzare almeno in
parte quella
Rivoluzione liberale che il nuovo "Terzo Stato"
pu oggi aspirare a
realizzare. Quanto al "clamoroso fallimento" non
so bene a cosa ci si
riferisca: se all'opera del plotone di esecuzione
della Corte
Costituzionale sui 30 referendum nostri e delle
Regioni, o se all'80 per
cento di "s ", e poco meno, riportati dai nostri
referendum il 15
giugno anche, se secondo il Garante della privacy
e i cacciatori della
val trompia e delle industrie delle armi, gli
astenuti, in presenza di
"quorum" e di ferie estive comandate, vanno
arruolati fra i votanti
"no".
In ogni caso un "grande" giornale non spende tanto
spazio per
assassinare dei morti o dei perdenti, non perde le
staffe, e non fa
cavalcate da razzia, per fare incursioni nel
nulla. Questo regime
anche una etnia, una cultura. Ha sete di morte,
non pi· solo ideale.
La scienza, la medicina, i cronisti ci insegnano
che con il piombo dei
giornali si mette a morte anche fisicamente, non
solo l'immagine ma
anche l'identit , con il concorso dell'ordine
giudiziario, ma anche le
persone.
--
Maurizio Frizziero -Via De Gaspari 1 - 16146 Genova Italy
EXAKTA ---- http://www.leaderrealestate.com/exakta/
EXAKTA ---- http ://www.geocities.com/~popi/
REAL ESTATE --- http://www.leaderrealestate.com/
662, 21-Mar-98, 03:04, mfrizzi@tin.it, Web.Clubp, *, +
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Si oggi ripetuta una aggressione che dura da troppo, che va
finalmente fatta terminare. Sono ormai molti anni
che, senza offrirmi
possibilit alcuna di replica, sparandomi addosso
il piombo di
incredibili insulti, falsit , contumelie, con
articoli di fondo, nel
contesto di un pi· generale ostracismo e di
censure che i lettori ben
conoscono, il "Corriere della Sera" mi incrimina
per reato d'opinione:
quella stessa opinione che il Senatore Giovanni
Agnelli e il
Presidente della FIAT Cesare Romiti ("sarebbe
opportuno adottare il
sistema elettorale maggioritario anglosassone") in
settimane recenti
hanno affidato ai media non solo italiani, che
condivisa dalla
immensa maggioranza dell'opinione pubblica e
aborrita dalla
partitocrazia e dal suo sistema di potere.
Non importa quali siano la firma, l'autore
preferito per questi processi
sommari ed esecuzioni stile Chicago anni '30.
Chiunque s'accanisca
sadicamente contro l'ostaggio incatenato e
imbavagliato che la gang
gli consegna, cos garantito d'impunit , e senza
rischi di reazione,
pu chiamarsi come vuole, ma non che una
comparsa. Insistendo
nell' ipotesi, se e quando tale evento si
verificasse, l'autore potrebbe
pure essere - chess - un professore, ma tale
comportamento mi
parrebbe umanamente come quello di un povero
bischero,
politicamente come un epifenomeno di corte e di
cortile.
Importa, invece, che questa campagna de "Il
Corriere della Sera"
avvenga sotto diverse Direzioni, prova che si
tratta di una politica
editoriale, cio in primo luogo degli editori.
Visto chi sono costoro, e
quanto surricordato, ci troviamo forse dinanzi ad
un personaggio
classico: quello dell'eautontimorumenos, del
punitor di se stesso. O
che altro? E inutile anche semplicemente tentare
di rispondere
puntualmente all'articolo. Nelle sole prime 15
righe gli insulti sono
mezza dozzina, e lo spazio complessivo di 15
volte quelle righe.
Grazie a quanto qui sopra gi scritto pu bastare
precisare che la
"nuova dissennata sventagliata di 45 referendum"
non altro che la
forma di quesiti referendari dati ai "cahiers de
dol ances", ai
quaderni di doglianze, a puntuali obiettivi di
riforme politiche e
legislative che combattiamo anche con iniziative
politiche,
legislative, nonviolente, e che mettiamo cos a
disposizione di chi
voglia, fornendo alla "societ civile" il know-how
radicale per
manifestarsi, difendersi, e realizzare almeno in
parte quella
Rivoluzione liberale che il nuovo "Terzo Stato"
pu oggi aspirare a
realizzare. Quanto al "clamoroso fallimento" non
so bene a cosa ci si
riferisca: se all'opera del plotone di esecuzione
della Corte
Costituzionale sui 30 referendum nostri e delle
Regioni, o se all'80 per
cento di "s ", e poco meno, riportati dai nostri
referendum il 15
giugno anche, se secondo il Garante della privacy
e i cacciatori della
val trompia e delle industrie delle armi, gli
astenuti, in presenza di
"quorum" e di ferie estive comandate, vanno
arruolati fra i votanti
"no".
In ogni caso un "grande" giornale non spende tanto
spazio per
assassinare dei morti o dei perdenti, non perde le
staffe, e non fa
cavalcate da razzia, per fare incursioni nel
nulla. Questo regime
anche una etnia, una cultura. Ha sete di morte,
non pi· solo ideale.
La scienza, la medicina, i cronisti ci insegnano
che con il piombo dei
giornali si mette a morte anche fisicamente, non
solo l'immagine ma
anche l'identit , con il concorso dell'ordine
giudiziario, ma anche le
persone.
--
Maurizio Frizziero -Via De Gaspari 1 - 16146 Genova Italy
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663, 21-Mar-98, 03:05, mfrizzi@tin.it, Web.Clubp, *, +
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Si oggi ripetuta una aggressione che dura da troppo, che va
finalmente fatta terminare. Sono ormai molti anni
che, senza offrirmi
possibilit alcuna di replica, sparandomi addosso
il piombo di
incredibili insulti, falsit , contumelie, con
articoli di fondo, nel
contesto di un pi· generale ostracismo e di
censure che i lettori ben
conoscono, il "Corriere della Sera" mi incrimina
per reato d'opinione:
quella stessa opinione che il Senatore Giovanni
Agnelli e il
Presidente della FIAT Cesare Romiti ("sarebbe
opportuno adottare il
sistema elettorale maggioritario anglosassone") in
settimane recenti
hanno affidato ai media non solo italiani, che
condivisa dalla
immensa maggioranza dell'opinione pubblica e
aborrita dalla
partitocrazia e dal suo sistema di potere.
Non importa quali siano la firma, l'autore
preferito per questi processi
sommari ed esecuzioni stile Chicago anni '30.
Chiunque s'accanisca
sadicamente contro l'ostaggio incatenato e
imbavagliato che la gang
gli consegna, cos garantito d'impunit , e senza
rischi di reazione,
pu chiamarsi come vuole, ma non che una
comparsa. Insistendo
nell' ipotesi, se e quando tale evento si
verificasse, l'autore potrebbe
pure essere - chess - un professore, ma tale
comportamento mi
parrebbe umanamente come quello di un povero
bischero,
politicamente come un epifenomeno di corte e di
cortile.
Importa, invece, che questa campagna de "Il
Corriere della Sera"
avvenga sotto diverse Direzioni, prova che si
tratta di una politica
editoriale, cio in primo luogo degli editori.
Visto chi sono costoro, e
quanto surricordato, ci troviamo forse dinanzi ad
un personaggio
classico: quello dell'eautontimorumenos, del
punitor di se stesso. O
che altro? E inutile anche semplicemente tentare
di rispondere
puntualmente all'articolo. Nelle sole prime 15
righe gli insulti sono
mezza dozzina, e lo spazio complessivo di 15
volte quelle righe.
Grazie a quanto qui sopra gi scritto pu bastare
precisare che la
"nuova dissennata sventagliata di 45 referendum"
non altro che la
forma di quesiti referendari dati ai "cahiers de
dol ances", ai
quaderni di doglianze, a puntuali obiettivi di
riforme politiche e
legislative che combattiamo anche con iniziative
politiche,
legislative, nonviolente, e che mettiamo cos a
disposizione di chi
voglia, fornendo alla "societ civile" il know-how
radicale per
manifestarsi, difendersi, e realizzare almeno in
parte quella
Rivoluzione liberale che il nuovo "Terzo Stato"
pu oggi aspirare a
realizzare. Quanto al "clamoroso fallimento" non
so bene a cosa ci si
riferisca: se all'opera del plotone di esecuzione
della Corte
Costituzionale sui 30 referendum nostri e delle
Regioni, o se all'80 per
cento di "s ", e poco meno, riportati dai nostri
referendum il 15
giugno anche, se secondo il Garante della privacy
e i cacciatori della
val trompia e delle industrie delle armi, gli
astenuti, in presenza di
"quorum" e di ferie estive comandate, vanno
arruolati fra i votanti
"no".
In ogni caso un "grande" giornale non spende tanto
spazio per
assassinare dei morti o dei perdenti, non perde le
staffe, e non fa
cavalcate da razzia, per fare incursioni nel
nulla. Questo regime
anche una etnia, una cultura. Ha sete di morte,
non pi· solo ideale.
La scienza, la medicina, i cronisti ci insegnano
che con il piombo dei
giornali si mette a morte anche fisicamente, non
solo l'immagine ma
anche l'identit , con il concorso dell'ordine
giudiziario, ma anche le
persone.
--
Maurizio Frizziero -Via De Gaspari 1 - 16146 Genova Italy
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Si oggi ripetuta una aggressione che dura da troppo, che va
finalmente fatta terminare. Sono ormai molti anni
che, senza offrirmi
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il piombo di
incredibili insulti, falsit , contumelie, con
articoli di fondo, nel
contesto di un pi· generale ostracismo e di
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conoscono, il "Corriere della Sera" mi incrimina
per reato d'opinione:
quella stessa opinione che il Senatore Giovanni
Agnelli e il
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sistema elettorale maggioritario anglosassone") in
settimane recenti
hanno affidato ai media non solo italiani, che
condivisa dalla
immensa maggioranza dell'opinione pubblica e
aborrita dalla
partitocrazia e dal suo sistema di potere.
Non importa quali siano la firma, l'autore
preferito per questi processi
sommari ed esecuzioni stile Chicago anni '30.
Chiunque s'accanisca
sadicamente contro l'ostaggio incatenato e
imbavagliato che la gang
gli consegna, cos garantito d'impunit , e senza
rischi di reazione,
pu chiamarsi come vuole, ma non che una
comparsa. Insistendo
nell' ipotesi, se e quando tale evento si
verificasse, l'autore potrebbe
pure essere - chess - un professore, ma tale
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parrebbe umanamente come quello di un povero
bischero,
politicamente come un epifenomeno di corte e di
cortile.
Importa, invece, che questa campagna de "Il
Corriere della Sera"
avvenga sotto diverse Direzioni, prova che si
tratta di una politica
editoriale, cio in primo luogo degli editori.
Visto chi sono costoro, e
quanto surricordato, ci troviamo forse dinanzi ad
un personaggio
classico: quello dell'eautontimorumenos, del
punitor di se stesso. O
che altro? E inutile anche semplicemente tentare
di rispondere
puntualmente all'articolo. Nelle sole prime 15
righe gli insulti sono
mezza dozzina, e lo spazio complessivo di 15
volte quelle righe.
Grazie a quanto qui sopra gi scritto pu bastare
precisare che la
"nuova dissennata sventagliata di 45 referendum"
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dol ances", ai
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riforme politiche e
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politiche,
legislative, nonviolente, e che mettiamo cos a
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voglia, fornendo alla "societ civile" il know-how
radicale per
manifestarsi, difendersi, e realizzare almeno in
parte quella
Rivoluzione liberale che il nuovo "Terzo Stato"
pu oggi aspirare a
realizzare. Quanto al "clamoroso fallimento" non
so bene a cosa ci si
riferisca: se all'opera del plotone di esecuzione
della Corte
Costituzionale sui 30 referendum nostri e delle
Regioni, o se all'80 per
cento di "s ", e poco meno, riportati dai nostri
referendum il 15
giugno anche, se secondo il Garante della privacy
e i cacciatori della
val trompia e delle industrie delle armi, gli
astenuti, in presenza di
"quorum" e di ferie estive comandate, vanno
arruolati fra i votanti
"no".
In ogni caso un "grande" giornale non spende tanto
spazio per
assassinare dei morti o dei perdenti, non perde le
staffe, e non fa
cavalcate da razzia, per fare incursioni nel
nulla. Questo regime
anche una etnia, una cultura. Ha sete di morte,
non pi· solo ideale.
La scienza, la medicina, i cronisti ci insegnano
che con il piombo dei
giornali si mette a morte anche fisicamente, non
solo l'immagine ma
anche l'identit , con il concorso dell'ordine
giudiziario, ma anche le
persone.
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Maurizio Frizziero -Via De Gaspari 1 - 16146 Genova Italy
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667, 21-Mar-98, 13:54, textar@usa.net, Web.Clubp, *,
--------------------------------------------------------------------------------
vergogantevi attaccare Pannella e non farlo rispondere!