17.03 (ASCA) - Milano, 23 mar - Se la legge sul finanziamento ai
partiti e' tornata alle Camere per mancanza di copertura
finanziaria, si tratta solo di un ritardo nella adozione del
provvedimento, dovuto al fatto che il Ministero delle
Finanze non e' in grado di controllare tutte le
dichiarazioni dei redditi e di verificare quanti
concittadini hanno ''fatto la crocetta'' per l'utilizzo di
quella parte dell'8 per mille. Lo ha detto il ministro degli
Affari Esteri Lamberto Dini a margine dell'incontro odierno
in Federlombarda. Dini ha spiegato che, dal momento che il
Ministero delle Finanze non era in grado di dare questi
dati, il Parlamento ha operato nel senso di fare l'ipotesi
che almeno i due terzi degli stanziamenti passati potevano
essere dati in acconto, con il saldo quando il Ministero
delle Finanze fosse stato in grado di dare i dati effettivi.
''Se il presidente Scalfaro ha ritenuto che non ci fosse
copertura vuol dire che aspetteremo che il Ministero delle
Finanze dia i dati, e su quella base il provvedimento
definitivo'' - ha concluso Dini -